A Las Vegas (per una volta non si parla di azzardo) é stato presentato Varram, un robot che si prende cura di cani e di animali domestici mentre il padrone è fuori casa: attraverso giochi e attività programmabili riduce l’ansia da abbandono.
OGGI VI DICO CHE… IL CORRETTORE AUTOMATICO
“Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.” (Confucio)
“Due cose l’esperienza deve insegnare: la prima è che bisogna correggere molto, la seconda che non bisogna correggere troppo.” (Eugène Delacroix)
“La verità è sempre la correzione di un errore; e quindi l’errore fa parte della verità.”
(Giuseppe Prezzolini)
“Se la vita avesse una seconda edizione. Ah, come correggerei i refusi!” (Oscar Wilde)
“La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.”
(Vinicio Capossela, cantautore, polistrumentista e scrittore)
ATTUALIZZANDO… SE LE TERRAZZE DIVENTANO TETTAZZE
Il correttore automatico può indurvi a errori ridicoli, se non controllate ciò che avete scritto sul telefonino: penso che tutti voi abbiate subìto questo problemino. Per me – scrivo velocemente – è una calamitá quotidiana. E anche comica. L’episodio più comico, come vi spiegherò, è stata la correzione di terrazze in tettazze. Ma si può?
L’ELOGIO PER L’INVERNO
Si può, si può. A ogni digitata, il pazzo correttore è in agguato. Voglio andare a Orte? Macchè, secondo il correttore desidero la morte. Elogio un mio amico ricco di ingegno, ma il correttore mi spinge a scrivere che lo faccio perché siamo in inverno… L’indigenza diventa indulgenza, che non é precisamente la stessa cosa, anche se è consigliabile essere indulgenti con chi sia indigente (il correttore ha un animo buono).
PER TUTTA LA RITA?…
Il cuore diventa amore, e viceversa, secondo gli umori del correttore, che in questo caso assomiglia a un paroliere di canzoni melodiche. Mi hanno spiegato che il correttore interviene riproponendo parole che abbiamo già usato. Così, al mio nipotino (che per fortuna ancora non sa leggere) avevo scritto che lo avrei amato per tutta la vita, e invece è saltato fuori “per tutta la Rita” (i parenti adulti ancora si chiedono che cosa mai avessi voluto dire).
UNA CANNETTA, ANZICHÉ CAGNETTA
L’elenco dei malintesi è lunghissimo. Indifferenza può diventare resistenza, stato d’animo ben diverso. Ma ci sono casi più gravi. Prima dei botti di fine anno temevo il rumore per la mia bassottina, ma rumore é diventato tumore. I miei amici si sono preoccupati, ma grazie al cielo la cagnetta sta bene, e proprio in questo momento anziché cagnetta il correttore, spiritoso, vorrebbe impormi “cannetta” (che non mi concedo dai giorni spensierati del liceo). Ho un problema all’intestino? Per il correttore è un fatto condominiale, ce l’avrei con un inquilino. E l’invito di una mia amica? Mi dissi felice di cenare nelle loro belle tettazze: spero che abbia capito che il mio piacere era solo per le terrazze.