È questione di giorni, ma ormai la decisione è presa. Dopo la telefonata con Sergio Mattarella, Emmanuel Macron ha dato il via libera per sbloccare la crisi diplomatica e far tornare l’ambasciatore francese a Roma. La mediazione del Quirinale si è rivelata fondamentale. E anche se negli ambienti diplomatici francesi trapela la preoccupazione per nuove “provocazioni” da parte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, prevale la necessità di difendere quella relazione franco-italiana “nutrita da legami storici, economici, culturali e umani eccezionali” secondo le parole di Macron e Mattarella nella telefonata di martedì sera. (Ciriaco, Repubblica). “Il presidente francese ha anche invitato all’Eliseo Mattarella: la notizia diventerà ufficiale tra poco (Magri, la Stampa).
OGGI VI DICO CHE… LA DIPLOMAZIA
“Non vi fidate della diplomazia; cotesta vecchia senza cuore vi inganna certamente!” (Garibaldi)
“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.”
(Camillo Benso, conte di Cavour)
“Non si può criticare ed essere diplomatici nello stesso tempo.” (Ezra Pound)
“Diplomazia è la scienza di coloro che non ne hanno alcuna e sono profondi per la loro vuotaggine.”
(Honoré De Balzac)
“Metà dell’arte della diplomazia consiste nel non dire nulla, specialmente quando stiamo parlando.”
(Will Durant filosofo, saggista e storico statunitense)
ATTUALIZZANDO… LA FURIA DI BERLUSCONI
Berlusconi se l’è presa con gli italiani, prima da Barbara D’Urso (Pomeriggio 5) poi da Barbara Palombelli (Stasera Italia). «Gli italiani sono usciti fuori di testa», detto dalla D’Urso, è stato poi ripetuto dalla Palombelli: «Italiani, siete tutti fuori di testa. Come si fa a ragionare così? Svegliatevi, siete una vergogna!». Berlusconi ha aggiunto che «Conte è un burattino dei due viceministri». Poi: «A me la politica ha sempre fatto schifo, anche per le presenze di chi viene votato, sono qui per senso di responsabilità».
CALENDA DIFENDE CONTE
A Carlo Calenda non è piaciuto il “burattino” rifilato in lingua italiana da Verhofstadt al premier Conte. “A me che qualcuno dia del burattino in una sede istituzionale internazionale al Presidente del Consiglio del mio paese mi fa notevolmente incazzare. Comunque la si pensi”.
IL MERITO! DI MAIO VOLTA PAGINA
Cambierà il criterio di selezione dei 5Stelle per le candidature alle Europee: «C’è persino un “sistema di note di merito”. Tra queste ci sono “la laurea triennale o specialistica o un dottorato di ricerca o un master post-laurea”. E poi “la conoscenza della lingua inglese, almeno al livello B2, intermedio superiore”… Sono rilevanti i “meriti speciali”: menzioni e premi, anche sportivi. Viene istituita anche la categoria dei “supercompetenti”, “ad alta specializzazione”». Tutto abbastanza stupefacente, ricordando che non troppo tempo fa Di Maio, a chi gli contestava la mancanza di un titolo di studio, rispondeva: «Gli esperti, quelli preparati, li abbiamo visti all’opera. E abbiamo visto come hanno ridotto l’Italia» (Trocino, Corriere della sera)