C’è chi mi assicura che i 5Stelle e Lega avrebbero trovato l’accordo (e c’è sempre presente Berlusconi che sulla Rai incombe). Foa a rai2 o tg2 e uno dei consiglieri, Gianpaolo Rossi, presidente. Ma c’è anche chi sostiene che molte altre caselle sono da sistemare, e non sarà semplice, anzi faticoso e complicato.
OGGI VI DICO CHE… I CANTANTI PREFERITI
“La canzone è un momento di grande felicità. Non sono d’accordo con i tormenti interiori. Non servono a niente. Io voglio cantare la felicità, anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista.”
(Domenico Modugno)
“La musica, bella o brutta, seria o ignorante, santa o puttana, è lunga. E non ti abbandona. È il rumore dell’anima. E ti si attacca alla pelle e al cuore per non lasciarti più.” (Mina)
“La musica non è fatta di note corrette, ma di passione, dedizione, intenzione travolgente.” (Giovanni Allevi)
“La musica, nella sua essenza, è ciò che ci dà ricordi. E più a lungo una canzone esiste nella nostra vita, più ricordi abbiamo di essa.” (Stevie Wonder)
“Non conosco nulla di musica. Per uno che fa il mio mestiere non è importante.” (Elvis Presley)
ATTUALIZZANDO… LE LETTERE DEI LETTORI
Le opinioni dei lettori, anche le più stravaganti (in apparenza), sono preziose e meritano attenzione. Per me, questo rispetto è un dovere professionale: sono punti di vista e la realtà è complessa, c’è sempre qualcosa da imparare. Quando posso, rispondo privatamente a tutti, come facevano i miei due maestri, Antonio Ghirelli e Piero Ottone.
I CANTANTI ITALIANI DI UNA VOLTA
Ecco ciò che scrive il lettore Luca Pignataro: “I suoi ricordi sui cantanti riguardano solo gli anni ‘60. Prima, nulla. Eppure lei c’era. Possibile che non abbia mai ascoltato Luciano Taioli, Nilla Pizzi, Achille Togliani, il Quartetto Cetra, Natalino Otto…? O che le abbiano trasmesso solo noia…? Per moltissimi ormai quella musica è inesistente. Ma perché mutilare la storia musicale del nostro Paese? Perché solo da Elvis e Beatles in poi (che io trovo insopportabili, così come li trovò insopportabili la maggior parte degli italiani di allora e non solo italiani, ma persino inglesi e americani) la musica leggera sarebbe interessante?”
IN GRECIA È DIVERSO?
“Perché snobbare proprio lo stile italiano?”, incalza il lettore. “Se lei va in Grecia, scoprirà che i loro cantanti cantano e suonano in uno stile tradizionale tipicamente greco. E nessun greco pensa che siano da buttare perché antiquati.”
I MIEI (UNDICI) PREFERITI
Rispondo: non ho proposto un saggio sulla musica italiana, ma solo un elenco dei miei preferiti. Per chiarezza, li ricordo. Sono undici: i Platters e i Beatles, Elvis Presley, gli Abba, Adriano Celentano, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti, Rino Gaetano, Gianna Nannini e più di tutti Gabriella Ferri…
LE MIE OBIEZIONI E UN RICONOSCIMENTO
Un’osservazione elementare: ciascuno di noi ha diritto ad avere le sue preferenze o no? Da me a Pignataro e a qualsiasi lettore. Dubito poi che Elvis e i Beatles fossero invisi a mezzo mondo, anzi direi che sono attuali e popolari anche oggi. E, infine, di quanto facciano i greci poco me ne cale. Tuttavia il lettore fa bene a protestare: la musica leggera italiana ha proposto straordinari interpreti, prometto di parlarne ancora.