“Nello scenario sociale attuale sta prendendo corpo la figura dell’adultescente, un neologismo che secondo l’Oxford Dictionary designa “una persona di mezza età, i cui vestiti, interessi ed attività sono tipicamente associati alla cultura giovanile” (Massimo Ammaniti, Repubblica).
OGGI VI DICO CHE… LA SALUTE
“La salute non analizza se stessa e neppure si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.” (Italo Svevo)
“Le due più grandi sventure nella vita sono una cattiva salute e una cattiva coscienza.” (Lev Tolstoj)
“La salute non è tutto ma senza salute tutto è niente.” (Arthur Schopenhauer)
“Le malattie, in vecchiaia, non sono incidenti di percorso. Sono il percorso.” (Carlo Gragnani, economista italiano)
“Malattia. Sovvenzione offerta dalla natura alle scuole di medicina. Ricca provvigione per il mantenimento degli impresari di pompe funebri. Sistema di rifornire i vermi delle tombe di carne non troppo secca e dura per scavarvi tunnel e riempirli.” (Ambrose Bierce)
ATTUALIZZANDO… GRAZIE, FACEBOOK
Grazie, Facebook! Quasi casualmente ho ricevuto decine di messaggi affettuosi. E, di fronte ai problemi di salute, può essere di gran conforto la vicinanza di persone che mai vi immaginereste vicine. Può succedere – mi è successo – per pura casualità. Da adultescente.
LA FRONTIERA DEI SOCIAL NETWORK
Qualche giorno fa Facebook mi ha gentilmente informato che avevo 4500 followers – si chiamano così, non è vero? – in attesa di una mia risposta (non me la cavo bene, con i social). Allora, spudoratamente, ho lanciato in rete un messaggio, destinato a tutti: “Ho avuto un orribile 2018 per motivi di salute. Il 2019 è cominciato peggio. Amici miei, datemi fiducia, un po’ di pazienza e tornerò con voi🍀”.
L’INFLUENZA NON È ARRIVATA?!
Esageravo. Il 2018 è stato in verità per me faticosissimo, ma il 2019 è cominciato – da Capodanno in poi – con il tradizionale malanno di stagione, che colpisce migliaia di persone. Anzi, un milione secondo molti giornali e tivu. “Sciocchezze”, mi ha detto un medico amico, e riferisco perché può essere un’opinione interessante. “L’influenza non è ancora arrivata, comunque non è esplosa. Gira un virus intestinale contro cui non c’è vaccino che tenga e provoca tracheite, bronchite, broncopolmonite, polmonite.”
SIMPATIA, AFFETTO, SOLIDARIETÀ…
Diagnosi e ipotesi a parte, riprendo il filo. Avevo appena pubblicato il mio pietoso lamentuccio e già mi arrivavano tanti messaggi di affetto e solidarietà. Parenti, amici, conoscenti, colleghi; e va bene. Ma anche, incredibile, una piccola folla di sconosciuti. “È la conferma che la gente non sa proprio cosa fare”, ha insinuato malignamente un mio cugino.
TRANQUILLI! NON SONO ANCORA PRONTO
Io però sono rimasto impressionato e felice. E di nuovo ho scritto a tutti: “Tranquilli! Non sono ancora pronto, per andarmene.” È la pura verità. La cosa che più mi secca è non riuscire a lavorare, secondo abitudine. “Quando c’è la salute, c’è tutto”, dice il proverbio. Ma quando non c’è, fa piacere essere circondato da affetti diversi; diamine se fa piacere.
QUANDO C’È LA SALUTE…
Mia mamma diceva: “Quando c’è l’amore, c’è tutto…” Una battuta che nel tempo è diventata frequente, nel cinema. Difatti mio padre borbottava: “Veramente, quando c’è la salute!” E mia madre: “Allora diciamo quando c’è il denaro… anche l’amore e la salute funzionano meglio.” Cosa aggiungere? In questi giorni saprò qualcosa di più sulla salute e vi aggiornerò, prioritariamente su Facebook. Da adultescente: anche se non sono di mezza, ma di tarda, età.