Gli editori di Repubblica intendono sostituire l’attuale direttore, Mario Calabresi? E, se è vero, con chi? Queste due domande stanno diventando il clou di animate discussioni nelle redazioni, al bar e al ristorante, nei salotti… Ieri vi ho riferito che Ferruccio de Bortoli, ex del Corriere, sarebbe stato approcciato. Non ci sono né conferme né smentite. E ho avanzato le mie opinioni, facendo altri tre nomi: Ezio Mauro, il predecessore di Calabresi, riporterebbe le cose alla normalità. Marco Travaglio (è una provocazione) rappresenterebbe la rivoluzione che molti auspicano. Giorgio Dell’Arti – che lavorò a lungo a Repubblica – sarebbe un importante riformista: è considerato da molti il tecnico più bravo e anche l’innovatore creativo più acuto. Oggi mi limito a riferire i nomi di altri candidati e candidabili, di cui si parla. In ordine alfabetico: Giulio Anselmi, Marco Damilano, Milena Gabanelli, Massimo Giannini, Pier Luigi Magnaschi, Enrico Mentana, Paolo Mieli, Mario Orfeo (forse il più convincente). Chi sarà il prescelto?Imprevedibilità assoluta (e così lanciamo il tema di oggi del mio diario). Intanto, continua il governo di Calabresi.
OGGI VI DICO CHE… L’IMPREVEDIBILITÀ
“Il piacere (si può dir con perfettissima verità) non vien mai se non inaspettato; e colà dove noi non lo cercavamo, non che lo sperassimo.” (Giacomo Leopardi)
“Quante cose avvenute inaspettate e, viceversa, quante, che erano aspettate, non sono avvenute!”
(Lucio Anneo Seneca)
“Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti.” (Eraclito)
“C’è qualcosa di peggio dell’imprevisto… le certezze!” (Daniel Pennac)
“Quando la femminilità prende il sopravvento, gli uomini rimangono disorientati: la nostra imprevedibilità li neutralizza. Quasi come la nostra forza.“ (Antonella Ruggiero)
“La definizione della donna? Una sfinge senza segreti.” (Oscar Wilde)
ATTUALIZZANDO… IL FASCINO FEMMINILE
Il maggior fascino delle donne sta nella loro imprevedibilità. Ne sono convinto, potrei scrivere un libro su questo argomento. Sono affascinanti perché sono imprevedibili. Mi sono rassegnato, non cerco neanche più di capirle: kappaò tecnico per manifesta inferiorità tecnica, il mio angelo custode ha gettato la spugna, da tanti anni, mentre ero intontito sul ring.
IL MISTERO, NEL BENE E NEL MALE
Mi fermo oggi, anche per ragioni di età, a riflessioni contemplative. Come se guardassi con ammirazione un tramonto, le cascate del Niagara, una farfalla, un pesce nell’acquario. Le donne per me sono un mistero della natura. Nel bene. Nel male, anche: misteriosamente fastidiose. Che so, come la tassa sulle bevande zuccherate, un articolo di Roberto Saviano, le esternazioni dei soloni filo europei, un mal di pancia… In questo caso, per loro come per altri fastidi, per un attimo mi chiedo: ma perché mi merito tutto questo?
RIMUOVERE IL MALESSERE
Poi rimuovo il malessere, con i farmaci o con altri pensieri. Inutile chiedersi: perché una donna ci vuole, perché ci lascia? Perché ci evita, all’improvviso? Alito cattivo? Prepotenze involontarie? Sopportava l’uno e adorava le altre, fino a ieri! Poi, all’improvviso, non più: è finita. Meglio rinunciare a capire. Con questo sproloquietto rispondo a una mia ex fidanzata, ormai con i capelli bianchi, più dei miei. Non ne farò il nome ed evito di cedere a confidenze intime. Parlerò invece di Norma Jeane Mortenson Baker, in arte Marylin Monroe.
MARYLIN , LA CAMPIONESSA
Marylin Monroe spinse al suicidio – abbandonandolo – Johnny Hyde, vice presidente di una delle più importanti agenzie di Hollywood: l’uomo a cui avrebbe dovuto esprimere eterna gratitudine perché le aveva procurato le prime importanti scritture, portandola per mano al successo. Ma si sa che in amore (come in politica e in genere nella vita) la gratitudine non esiste. Più curioso il fatto che Marylin, ancora sposata con il campione di baseball José Di Maggio, già pensasse di unirsi al celebre scrittore Arthur Miller. Si può capire? No, meglio non provarci neanche.