Ieri, cialis riprendendo questo diario, dedicato a cronaca e politica, ho tralasciato di segnalarvi una delizia: l’albergo MareMonti, a Ronchi (Massa) dove soggiorno ogni volta o quasi che vado in Versilia.
Perché una delizia? Il merito è della proprietaria, Paola, che ha dato una linea stilisticamente coerente e perfetta all’estetica e alla struttura dell’albergo, alle camere, ai salotti, al parco, alla piscina e al ristorante, ovviamente al personale. Il risultato è eccellente: sei accolto in una villa elegante e sobria e ti senti a casa, in un luogo dove desidereresti abitare sempre, se fosse possibile. Paola, assistita al ristorante dalla simpatica figlia Francesca, è una donna colta e gentile, snob quanto è giusto, organizza eventi raffinati. Il principe dei disegnatori Emilio Giannelli, umorista sempre ispirato sul Corriere della Sera, le ha dedicato una divertente vignetta. Io le mando un devoto e riconoscente pensiero.
NON SONO DIVENTATO BUONISTA… ANZI!
Se essere buonista e buono significa avere compassione, vergogna, lacrime e desiderio di dare sostegno ai migranti che inseguono il sogno (a rischio, molto probabile, di morire) di una vita vivibile, senza indicibili umiliazioni e sofferenze, sì, sono buonista e buono: in prima linea. Ma in realtà sono semplicemente in possesso di un cuore normale, sono consapevole di non aver avuto alcun merito per essere nato in un Paese civile, estraneo, nonostante tanti guai, quanto meno non afflitto dalla fame, da guerre, sofferenze, crudeltà, malattie, ingiustizie…tutto ciò che crea il terrore e spinge i migranti, nostri fratelli, a fuggire.
In realtà mi sento aspro e incattivito e vi dico ciò che non mi piace in Italia, di importante e grave e di futile e inutile, alla ripresa di settembre.
NON MI PIACE, NON MI PIACE, NON MI PIACE!
LA RIPARTENZA italiana mi piacerebbe. Ma non mi piace la confusione italiana. Renzi si appropria immediatamente dei meriti, i sindacati sono scettici, Squinzi dice che tutto dipende dal calo del prezzo del petrolio e da altri fattori globali.
LA FIGURACCIA del Bel Paese alla Corte di Strasburgo non mi piace: una condanna per le espulsioni illegali di tre disgraziati tunisini, nel 2011. L’Italia dovrà pagare un risarcimento.
LE CRITICHE ISTERICHE a Francesco, che chiede l’amnistia per i carcerati in occasione del Giubileo e clemenza e perdono per le donne che abortiscono, non mi piacciono, assolutamente. E comunque il Papa svolge il suo ruolo, auspicando provvedimenti ispirati dalla pietà.
MARINO che insiste a dire, beato incompreso angioletto, di non aver nulla da rimproverarsi. Non mi piace! Non solo ha contribuito alle rovine di Roma, ma ne impedisce la ricostruzione.
LA CHIUSURA DI GRILLO a Salvini e alla Lega non mi piace. Rigidità senza senso, cecità politica.
MONTEZEMOLO continua a dare interviste autocelebrative: non mi piace. Lo fa per legittimarsi come leader delle (impossibili, oltre a Francia e Germania, in competizione anche gli Stati Uniti) Olimpiadi a Roma? No, credo che lo faccia per restare sul mercato, primo dei mai rottamati. L’ultima: a La Repubblica perché, dopo 23 anni, non sarà a Monza. Embé?
GLI ATTACCHI A ZONIN fioccano su giornali e web, ma non mi piacciono. L’imprenditore e banchiere veneto è in prima fila, tra i personaggi italiani meritevoli, sia per il primato nel cibo, sia per quanto ha fatto nella sua banca.
TRENITALIA BLOCCA IL FRECCIAROSSA a Bari, penalizzando il Salento. Non mi piace! Miopia strategica, errore manageriale, danni evidenti per lo sviluppo del turismo in una regione in crescita.
MANLIO CANCOGNI è morto a 99 anni e oggi trova una grande celebrazione sui giornali più importanti. Giusto. Ma non mi piace che i meriti (chiari e anzi evidenti, da sempre) vengano riconosciuti – succede spesso – solo al momento della morte. Culturalmente e umanamente una vergogna. Da quanto tempo nessuno prestava attenzione al raffinato scrittore e giornalista?
P.S: MA NON MI PIACE PROPRIO NIENTE, OGGI?
Sì, mi è piaciuta l’intervista che il nuovo capo della Rai, Campo Dall’Orto, ha dato a Claudio Cerasa, direttore del Foglio. E sorrido pensando a quante centinaia di lettori interessati (dipendenti, dirigenti, conduttori, autori, collaboratori della Rai o aspiranti tali: insomma, mezza Roma e oltre) la decritteranno meticolosamente, per ogni virgola, pensando al proprio destino, a timori, sogni e ambizioni.
cesare@lamescolanza.com
02 .09.15