RICORRENZE. NATI IL 12 APRILE

Luca Argentero, Elena Bonetti, Flavio Briatore, Tom Clancy, Jelena Dokic, Gillo Dorfles, Andy Garcia, David Letterman, Marcello Lippi, Cristiano Malgioglio, Joannis Metaxas, Montserrat Caballé, Gianni Sperti.
MORTI: Gianroberto Casaleggio, Pietro Metastasio, Franklin Delano Roosevelt.

GIAMPIERO MUGHINI, L’INTERVISTA PIÙ RECENTE

(10 APRILE 2021, Concetto Vecchio sulla Repubblica)
Il bilancio del popolare giornalista: “Mio padre era fascista, i miei si separarono quando avevo sette anni. Chi mi accusa per le presenze in tv è solo invidioso dei miei guadagni. Ho detto addio ai compagni per Biscardi e Montanelli, però adesso voto Pd”.Giampiero Mughini, i suoi si lasciarono quando lei aveva sette anni. Come visse la separazione nella Catania del 1948? “Come un marchio. A scuola ero l’unico figlio di separati. Andai a vivere con la  mamma dai nonni”.   Perché si divisero? “Mio padre era di una durezza spaventosa, tra lui e mamma c’erano vent’anni di differenza: era stato il primo uomo nella sua vita. Ma più di così non saprei entrare nel dettaglio. Si sono separati.

LA ROTTURA CON LA SINISTRA

Giampiero Mughini racconta la sua rottura con la sinistra. “Mi sono dimesso dall’estremismo. Non ne potevo più dei partitini di Mario Capanna, di Lotta Continua implicata nel delitto Calabresi, di Luciano Lama cacciato dall’Università. Volevo chiudere con un mondo che giustificava i terroristi come compagni che sbagliano”. Il giornalista ricorda poi la sua simpatia per il Psi: “Mi avvicinai ai socialisti che erano usciti dal Pci dopo i fatti d’Ungheria, nel 1956. Stimavo Antonio Giolitti, Luciano Cafagna, Giorgio Ruffolo, Giuliano Amato. E Bettino Craxi. Ma non ho mai avuto tessere di partito. Sono stato anticomunista, ma ho frequentato molti personaggi del comunismo italiano, da Piero Ingrao a Giorgio Amendola, da Alfredo Reichlin a Paolo Bufalini. Quando entravo nella stanza di Bruno Trentin alla Cgil mi sembrava di mettere piede in un tempio, tale era il suo carisma. Sono stato amico di Emanuele Macaluso, una figura leggendaria. Erano uomini di una statura incomparabile se confrontata con i politici di oggi”, ricorda.
Feroci le critiche del mondo della sinistra nei suoi confronti: “Non mi hanno m ai perdonato i miei guadagni in tv, è diverso. Ho avuto successo. Mentre loro perdevano tempo a criticarmi, io scrivevo un libro all’anno. Ne ho pubblicati 33. La verità è che il mondo degli intellettuali e dei giornalisti è pieno di invidie, i cannibali al confronto sono dei vegani”.

SEMPRE SUPER RETRIBUITO…

Ricorda le sue ospitate in tv: “Nell’ultimo anno, a Controcampo mi davano sei milioni di lire a puntata, anche se metà se ne andavano in tasse. Mi sono sempre fatto trattare bene. Aldo Biscardi al Processo del lunedì mi offriva 500mila lire per sedere accanto a Gianni Brera, quando mi chiamò Maurizio Mosca chiesi il quadruplo. Indro Montanelli mi propose 250 mila lire a pezzo per la rubrica L’invitato sul Giornale, ‘Facciamo 300mila lire’ replicai. Ovviamente li ebbi”, ricorda divertito. Poi torna a parlare di politica e spiega per chi vota: “Pd. Vorrei votare per Renzi, che è l’unico fuoriclasse sulla scena del centrosinistra, il suo partito però è inesistente.”

LE QUOTE ROSA SONO ASSURDE

Enrico Letta? Non capisco come si possa dire che servono due donne capigruppo. La Thatcher è diventata tale perché era la più brava di tutti. E lo stesso Nilde Iotti, Emma Bonino, Hillary Clinton. Credo che Elsa Morante e Marguerite Yourcenar si sarebbero sentite offese di fronte a un discorso di quote”. E Draghi? “È uno che può dire che Erdogan è un dittatore senza prendere pernacchie. Ho sempre reputato Conte un avvocaticchio che se la cava, ma la cui autorità è zero”.

UN’ALTRA INTERVISTA DI MUGHINI

“Nanni Moretti lo prenderei a calci in culo”. Radio radio, 1 febbraio 2020.
E ce ne sono decine, che rivelano o confermano la sua eclettica personalità. Ne parleremo ancora, probabilmente.

OGGI VI DICO… L’INTERVISTA

“Con quella poca esperienza che mi sono fatto, ho capito che nelle interviste più impreparati siamo meglio è”. (Roberto Benigni)

“Poni le domande giuste se stai cercando le risposte giuste”. (Vanessa Redgrave)

“Mi sono reso conto che quasi tutte le interviste sono preconfezionate. Sanno già quello che vogliono scrivere su di te e sanno già quello che pensano di te prima ancora di parlarti, così vanno in cerca di frasi e di particolari per confermare quello che hanno già deciso che dovrai dire”. (Andy Warhol)

“A mio parere, in un’intervista, non sono le domande che contano ma le risposte. Se una persona ha talento, puoi chiederle la cosa più banale del mondo: ti risponderà sempre in modo brillante e profondo”. (Oriana Fallaci)

“Interviste: saprò mai dare risposte valorose a domande stupide?” (Gesualdo Bufalino)





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