RICORRENZE…NATI IL 5 MARZO

Lucio Battisti, Ennio Flaiano, Rosa Luxemburg, Eva Mendes, Pacifico, Giorgia Palmas, Pier Paolo Pasolini, Giambattista Tiepolo.
MORTI: John Belushi, Hugo Chavez, Correggio, Edgar Lee Masters, Josif Stalin, Alessandro Volta.

 

L’INDISCREZIONE… PHILIP ROTH

Ho conosciuto Philip Roth a una cena a New York. Judith Thurman, firma del New Yorker e grande amica di Roth, mi aveva invitata nella sua casa dell’Upper East Side alla festa del Ringraziamento del 2007. Senza saperlo, mi sono ritrovata seduta a fianco a un signore tanto arzillo quanto tagliente che di nome faceva Philip. Non ho mancato di notare i sogghigni tra i commensali quando gli ho chiesto di cosa si occupasse. Alla fine della serata mi ha quasi preso un colpo quando ha scelto uno dei libri accatastati su un tavolino, Everyman. “Lei è Philip Roth?” ho balbettato. Lui ha sorriso dicendomi: “Troppo tardi, Lulu, troppo tardi” che poi è quel che ha scritto nella dedica» [Lulu Berton, Panorama).

OGGI VI DICO… GLI SCRITTORI

“Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.” (Friedrich Nietzsche)

“Gli scrittori di romanzi insegnano al lettore a considerare il mondo come una domanda.”
(Milan Kundera)

“I veri grandi scrittori sono quelli il cui pensiero occupa tutti gli angoli e le pieghe del loro stile.” (Victor Hugo)

“La descrizione inizia nell’immaginazione dello scrittore, ma dovrebbe finire in quella del lettore.” (Stephen King)

“Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio la ho tolta.” (Oscar Wilde)

IL SORRISO… SCRIVERE IN PIEDI

Aldo Buzzi, come Hemingway, scriveva in piedi, appoggiandosi al tavolo con le gambe allungate [Mascheroni, Il Giornale].

 

 

 

 

 

ATTUALIZZANDO… AUGURI A JAMES ELLROY

Auguri a Ellroy, scrittore moderno che val la pena di conoscere. Perché James Ellroy è uno scrittore che meriterebbe una popolarità superiore a quella, già imponente, che possiede. Sono un suo fan, i suoi libri sono tra i pochissimi che leggo, al di là dei classici. Intanto, mandiamogli gli auguri: è nato a Los Angeles il 4 marzo 1948 e ieri ha compiuto 72 anni. La Treccani lo definisce così: “Autore di noir, uno tra i più singolari e imprevedibili autori americani contemporanei».

 

“SONO UN CANE PAZZO”, DICE DI SÈ

Aggiungo ciò che mi ha colpito di lui. “Sono un cane pazzo”, dice di sè…. “un americano religioso, eterosessuale di destra, sembra quasi che sia nato in un’altra epoca. Sono un cristiano nazionalista, militarista e capitalista”. E forse basterebbe questo. Senza dimenticare una confidenza: “Le ossessioni che ho, mi calzano alla perfezione. Nella mia vita mi sono concentrato su poche cose e da queste sono riuscito a trarre profitto. Sono molto bravo a trasformare la merda in oro».

 

LA SCHIETTEZZA SPUDORATA

Mi piace la sua spudorata schiettezza. Una volta lo provocarono: “Lei ha detto di essere il miglior scrittore nel suo campo che sia mai esistito.” E lui: “Sì, perché è vero”. Un’altra volta, intervistato da Alessandra Farkas: “Mio padre era un individuo pigro, menefreghista e indolente, che divorziò ben presto da mia madre. Io non lo rispettavo, anche se era un sognatore gentile… Era uno dei tanti topi che sguazzano nelle fogne della grassa Hollywood”. Dopo la morte della mamma alcolizzata, ammazzata, vive con una costante ossessione per i delitti. Gli piacciono le donne: sognate e in carne ed ossa, fidanzate, mogli, di passaggio, a pagamento. Soprattutto se fulve come la madre, Jean la rossa.“

L’OSSESSIONE DELLA MADRE UCCISA

Ogni libro che leggevo era un contorto omaggio a lei. Ogni mistero irrisolto era un’ellittica manifestazione del mio inconfessato amore per lei”. L’assassino di sua madre fu descritto come «un bianco di carnagione scura o un messicano», sulla quarantina, alto 1 metro e 80. Il caso è rimasto insoluto.

 

 

 

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