Vera Gemma, Giorgio III, Dino Grandi, Lorenzo Insigne, Angelina Jolie, Alexei Navalny, Pif, Marco Risi, Nitto Santapaola, Elisabetta Trenta.
MORTI: Giacomo Casanova, Nino Manfredi, Massimo Troisi.
SCARPETTA ED ERNESTO MUROLO
Mi ha scritto da Catania il lettore Raffaele Pisani: “Egregio Cesare Lanza, ho letto il suo interessante articolo “Il fascino dei De Filippo tra Totò e il papà naturale” (La Verità, 276/2021) e, in punta di piedi, mi permetto aggiungere ai numerosi figli di Eduardo Scarpetta, un altro “figlio” famoso: Ernesto Murolo (Napoli, 1876/1939). Il primo nato dalla relazione di Scarpetta con Anna De Filippo, poi dopo qualche anno vennero Eduardo, Peppino e Titina.
DRAMMATURGO, GIORNALISTA E POETA
Ernesto, oltre che essere drammaturgo e giornalista, è stato poeta di chiara fama e autore di canzoni famose nel mondo. Insieme a Salvatore Di Giacomo, E.A. Mario, Libero Bovio, Giovanni Capurro è stato uno dei massimi artefici dell’epoca d’oro della canzone napoletana. Tra le più belle e conosciute melodie ricordo Piscatore ‘e Pusilleco – Napule ca se ne va – Nun me scetà – Pusilleco addiruso – Qui fu Napoli – Mandulinata a Napule – Tarantella internazionale – ‘A canzona d’’a felicità – Tarantelluccia e tante altre ancora. La sua prima opera poetica, davvero di gran pregio, pubblicata nel 1904 è ‘A storia ‘e Roma, dove il Poeta narra magistralmente in versi napoletani l’intera storia dell’impero della Città Eterna. Ernesto Murolo, oltre che essere il padre del cantante chitarrista Roberto Murolo, fu anche “l’inventore di Sanremo”.
IL PAPÁ DI ROBERTO MUROLO
Nel 1932 organizzò proprio a Sanremo il “Primo Festival di canti, tradizioni e costumi”, un grande spettacolo di melodie napoletane e italiane eseguite dai più noti cantanti dell’epoca. Insomma, Eduardo Scarpetta, in quanto ad autore di commedie, pochade, maschere teatrali e “seminatore di figli”, non sbagliava un colpo, uno meglio dell’altro! Sarebbe bello se gli organizzatori di “Sanremo” ricordassero, durante una delle serate del festival, l’eccezionale artista Ernesto Murolo dedicandogli un omaggio e riconoscendolo appunto quale “padre naturale del festival”. Con profonda stima e ammirazione Le porgo distinti saluti.”
OGGI VI DICO… NAPOLI
“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo”. (Stendhal)
“Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate… Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!” (Johann Wolfgang Goethe)
“Napoli, Napule. È come parlando dell’amore. C’è l’amore per le donne, di tanti tipi ma chisto ‘e Napoli è l’amore per la madre. E senza retorica”. (Massimo Troisi)
“Io sono parte nopeo e parte napoletano”. (Totò)
“Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli”. (Lucio Dalla)
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