Tom Berenger, Clint Eastwood, Colin Farrell, Papa Pio XI, Ranieri di Monaco, Paolo Sorrentino, Alida Valli, Adriana Volpe, Walt Whitman.
MORTI: Adolf Eichmann, Arturo Graf, Franz Joseph Haydn, Tintoretto.
BEN TORNATE, CILIEGIE
Ci sono molte cose da sapere sulle ciliegie, in questi giorni (maturano a fine maggio-metà giugno) in cui torniamo ad accoglierle nelle nostre tavole. Confesso, come succede tante volte, la mia ignoranza: fino a qualche anno fa pensavo che le cosiddette “ciliegie della ferrovia” fossero un modo di dire, chissà perché. Invece è la ciliegia per eccellenza, la più nota: quella della varietà “Ferrovia” (o “di Turi”, nome del paese in provincia di Bari dal quale proviene). La sua caratteristica principale sta nella dimensione: un frutto può arrivare a pesare fino a dieci grammi.
LE CILIEGIE DELLA FERROVIA…
Ma perché queste ciliegie si chiamano così? La storia è questa, tra la fantasia e la realtà: nei primi anni Trenta alla periferia di Sammichele, in provincia di Bari, vicino al più importante nodo ferroviario della Puglia, dal nocciolo di una ciliegia nacque un alberello. Il casellante, tale Giorgio Rocco, era un abile agricoltore e, incuriosito, curò l’albero con amore, meglio che poteva. “L’inverno del 1933-1934 fu però freddissimo” ho letto in una colta ricostruzione di Annamaria Persico “e sembrò che l’alberello non potesse sopportare la neve e il gelo”… E invece arrivarono i primi frutti, più grandi del normale, succosi e dolci, dal peduncolo più duro e resistente degli altri.
LA LEGGENDA E LE IPOTESI
“Forse a rendere più forte il ciliegio fu proprio la neve, che fece da protezione alla pianta, qualcuno ritenne anche che l’unicità dei prelibati frutti fosse da ricollegare all’azione fertilizzante della cenere sprigionata dalle vaporiere”dell’attigua ferrovia. Oggi la produzione della ciliegia Ferrovia è in continua espansione, non solo un fiore all’occhiello dell’intera raccolta pugliese: si estende anche alla vicina Calabria, nella meravigliosa Roseto Capo Spulico.
OGGI VI DICO… LA FRUTTA
“Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono; ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere”. (Paulo Coelho)
“La gioventù è un fiore il cui frutto è l’amore; felice è colui che lo coglie dopo averlo visto maturare lentamente”. (Alexander Dumas)
“Se un albero non ha dato i suoi fiori in primavera, cercherai invano i suoi frutti in autunno”. (Walter Scott)
“L’ignoranza è come un delicato frutto esotico. Basta toccarlo perché la freschezza scompaia”. (Oscar Wilde)
“Ogni terra non produce ogni frutta.” (Virgilio)
IL VALZER DEGLI ALLENATORI
Il cosiddetto valzer degli allenatori renderà più avvincente il prossimo campionato di serie A. Sono tra coloro che attribuiscono grande importanza al ruolo dell’allenatore, a mio giudizio spesso determinante più dei calciatori.
Il MISTER È FONDAMENTALE
Succede infatti che una squadra, l’Atalanta, arrivi ai massimi livelli, con Giampiero Gasperini, nonostante i suoi giocatori non siano all’altezza delle squadre rivali. E succede che un altro allenatore, ad esempio Andrea Pirlo, bravo ma debuttante e inesperto, non riesca a vincere lo scudetto, nonostante all’inizio dell’ultimo torneo la Juventus fosse considerata la più forte, all’unanimità.
TORNA MOURINHO, TORNA ALLEGRI…
Nel campionato 2021-22 assisteremo a sfide spettacolari. Cosa riuscirà a fare Josè Mourinho, alla guida della Roma? E Max Allegri, misteriosamente esonerato dopo aver vinto cinque scudetti e ora recuperato dalla Juventus? Mourinho e Allegri hanno fatto bene ad accettare l’incarico offerto per la guida di squadre che nel 2021 hanno deluso: improbabile che facciano peggio di Fonseca e Pirlo! Temeraria invece la sfida di Simone Inzaghi, che lascia la sua casa, la Lazio, per insediarsi all’Inter, appena reduce dal trionfo conquistato sotto il comando di Antonio Conte.
SPALLETTI A NAPOLI, SUPER STIIMATO?
Imprudente, nel Napoli, la rinuncia a Rino Gattuso, un ex giovane in evidente crescita: se ne gioverà la Fiorentina. Interessante verificare ciò che farà a Napoli il successore di Gattuso, Spalletti: non ha vinto nulla finora, ma è sempre apprezzato da una certa parte della critica. Di buon senso infine la scelta di Urbano Cairo, che ha assunto Ivan Juric, ormai di sicuro affidamento.
cesare@lamescolanza.com