Andrè Agassi, Daniel Day Lewis, Duke Ellington, Sara Errani, Imperatore Hirohito, Luca Laurenti, Bernard Madoff, Enrico Mattei, Zubin Mehta, Michelle Pfeiffer, Sveva Sagramola, Uma Thurman
MORTI: John Kenneth Galbrait, Alfred Hitchcock, Santa Caterina da Siena, Ludwig Wittgenstein
INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… LE PAROLE PERDUTE PER LA VECCHIAIA
Un’indagine di Massimo Arcangeli (Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua, Il Saggiatore) mostra che persino tra gli studenti universitari certe parole non hanno quasi più significato. “Abulico” è qualcuno brutto («la pena di morte è un’abulìa») oppure “non aulico”. “Sordido”, cioè, per gli intervistati, “chiaro” oppure “madido” o “umido” o “silenzioso” («e poi sentì un sordido tumulto»). “Modico” = “abitudinario”, “comune” («Non sei per niente originale, sei una persona molto modica») o anche “metodico” («Luigi esegue il lavoro modico»). “Solerte” ammesso in frasi come «Una preghiera solerte», «Mio fratello ha fatto un giuramento solerte», «Solerte mi alzo di prima mattina». “Laconico” a seconda dei casi, può stare per “assente” o “incisivo, inquieto o incompleto, triste o malinconico”: «Questa canzone è laconica». Il “fedifrago” potrebbe essere un cannibale: «il fedifrago mangiò il morto». Su 176 studenti immatricolati nel 2019 175 non hanno saputo definire “apodittico”»
OGGI VI DICO… L’ANZIANITÂ
“Un tempo era grande il rispetto per una testa ricoperta di capelli bianchi.” (Ovidio)
“Ci sono adolescenze che si innescano a novanta anni.”(Alda Merini)
“I veri acciacchi dell’età sono i rimorsi.” (Cesare Pavese)
“Il segreto di una buona vecchiaia non è altro che un patto onesto con la solitudine.”
(Gabriel Garcia Marquez)
“Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.” (Charles Pierre Baudelaire)
SORRISI, SMORFIE, LACRIME… IL DOPPIO MENTO
Confessi il ricorso al chirurgo estetico. «Ci sono andato solo una volta, 8 anni fa, per il doppio mento, ma nient’altro» [Flavio Briatore e Arianna Ravelli e Daniele Dallera, Corriere della sera].
ATTUALIZZANDO… TEMPI SUPPLEMENTARI
Secondo Trapattoni siamo arrivati, per età,ai tempi supplementari!. Tireremo i calci di rigore? Argomento da sempre affascinante: però sull’anzianità si potrebbero (o dovrebbero) preparare nuovi libri, aggiornati alle vicende degli ultimi anni. Scrivo la nota di oggi, confidandovi che domenica sono stato rimproverato da alcuni miei amici coetanei. Perché? Mi hanno giudicato colpevole di non aver difeso, o adeguatamente sostenuto, le ragioni degli anziani.
DOV’È FINITA LA LIBERTÀ?
Ho scritto, e ribadisco, che mi sembra una sciocchezza minacciare di tener chiusi in casa noi anziani (dai 60, 65 anni in su). E ho aggiunto che io, quasi ottantenne, vorrei uscire all’aria aperta come tutti, per accarezzare con lo sguardo alberi e fiori e andare in spiaggia a cercare pietre a forma di cuore, per far felice mia moglie, che ne è collezionista. Perché dovrebbe essermi proibito, stiamo forse perdendo elementari libertà? Comunque, trascrivo ciò che sugli anziani mi ha colpito e divertito. Nulla di mio.
Mi scuso: forse non sono all’altezza.
RICHARD GERE PAPÀ A 70 ANNI
Giovanni Trapattoni ha detto; “Dopo gli ottanta è come andare ai supplementari”. Se ha ragione, io sono agli ultimi minuti della partita regolamentare: non so perciò se arriverò ai tempi supplementari e, eventualmente, ai calci di rigore. Poi… Ho messo al mondo cinque figli, non credo che sarebbe saggio misurarmi con Richard Gere, che a 70 anni è di nuovo padre: la moglie Alejandra Silva, 37 anni, ha partorito il loro secondo figlio, dopo che poco più di un anno fa era nato Alexander (non si conoscono sesso e nome del neonato).
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