Mario Biondi, Gianluigi Buffon, Ernst Lubitsch, Olindo Malagodi, Nicky Nicolai, Fausto Papetti, Marcello Pera, Anna Pettinelli, Jackson Pollock, Nicolas Sarkozy.
MORTI: Dino Buzzati, Carlo Magno, Fedor Dostoevskij, Jerome David Salinger, Enrico VIII Tudor, Zar Pietro Iil Grande.
UN PÒ DI PACE (FINALMENTE) PER IL CONI
Nel Consiglio dei ministri in cui Conte ha annunciato le dimissioni è stato approvato il decreto legge che serve a evitare l’esclusione dell’Italia dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio). Il decreto risolve la questione legata all’autonomia del Coni (il Comitato Olimpico Italiano), compromessa dalla riforma dello sport voluta dal primo governo Conte che non rispettava il regolamento del Comitato Olimpico Internazionale. Il Cio aveva dato tempo all’Italia fino a oggi per risolvere la questione ed evitare una sospensione che avrebbe costretto gli atleti italiani a presentarsi senza simboli nazionali alle Olimpiadi di Tokyo.«Le due pagine scarse del testo restituiscono al presidente Giovanni Malagò ciò che voleva. Il Coni riavrà 165 dipendenti, di cui 10 figure dirigenziali (che manterranno il trattamento economico in essere anche se superiore a quanto previsto per i dipendenti pubblici). E poi gli immobili: i centri di preparazione olimpica di Formia e di Tirrenia, la villetta del Foro Italico e il centro sportivo dell’Acqua Acetosa»•«Il grande bluff orchestrato dal Foro Italico con la complicità di giornali e (una parte) politica è riuscito: per mesi il Coni ha agitato lo spauracchio di una spaventosa sanzione internazionale nei confronti dell’Italia. In realtà la questione era banale. Si trascinava da due anni, da quando il governo gialloverde aveva ridimensionato il Coni, togliendogli soldi e potere in favore della società governativa “Sport e Salute”; un decreto doveva ridefinire le competenze, ma è saltato per i veti incrociati tra Pd e M5S e la riforma è rimasta a metà. Con un baco: il personale Coni era alle dipendenze di una Spa – e non da oggi, da vent’anni – solo che con la trasformazione di “Coni servizi” in “Sport e salute” non si trattava più di una società di servizi, ma governativa. Un’anomalia da sanare, su cui Malagò aveva oggettive ragioni, è diventata una violazione della carta olimpica» [Vendemiale, Fatto].
LA DANTEIDE
Da oggi in libreria Danteide di Piero Trellini (Bompiani). «Sono le dieci del mattino del 27 maggio 1865. A Ravenna due manovali trovano per caso una cassetta di legno. Stanno per gettarla tra le macerie quando qualcuno nota sul coperchio una scritta: Dantis Ossa. La scoperta muove una città intera, e un vortice di persone – assessori, periti, notai, medici e scienziati – inizia a ruotare attorno a una sola ossessione: la testa di Dante. Tutti vogliono sapere perché quel cranio si trovi lì, quale sia la sua storia e soprattutto il peso del suo cervello. Per conoscerne la grandezza in realtà bastava vedere cosa avesse prodotto: la Commedia, il più bel libro mai scritto dagli uomini. Dante lo aveva creato attingendo da ciò che aveva vissuto, rubando saperi, storie e segreti, e lo aveva popolato di figure per lui familiari, quelle che avevano respirato la sua stessa aria: Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata, Cavalcanti, Guido da Montefeltro, Ezzelino e gli altri. Erano tutti legati. Eppure un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri» (dalla presentazione)
OGGI VI DICO… LA SCOPERTA
Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie.
(Albert Einstein)
Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione.
(Platone)
Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo.
(Cesare Pavese)
Naturalmente l’America è stata spesso scoperta prima di Colombo, ma è sempre stato tenuto segreto.
(Oscar Wilde)
Ciò che ci vuole non è la volontà di credere, ma la volontà di scoprire, che è l’esatto contrario.
(Bertrand Russell)
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