Roberto Bolle, Tinto Brass, James Caan, Robert Frost, Abu Mazen, Larry Page, Marco Predolin, Diana Ross, Palmiro Togliatti, Tennessee Williams
MORTI: Roland Barthes, Ludwig Van Beethoven, Raymond Chandler, Fabrizio Frizzi, Spiridon Louis, Erminio Macario, Walt Whitman
INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE / CORONAVIRUS, UN ROMANZO?
Trasformerà l’esperienza coronavirus in un nuovo romanzo? «È rischioso, per scrivere bisogna recuperare la distanza, andare oltre la cronaca. Potrei raccontare di una coppia che si sta per lasciare e rimane intrappolata dentro una casa, costretta a odiarsi senza la possibilità di uscire. Ma sarebbe troppo facile» (ride) [Niccolò Ammaniti a Raffaella De Santis, La Repubblica] .
OGGI VI DICO… L’OTTIMISMO
“L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.”
(Sir Wiston Churchill)
“È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.” (Albert Einstein)
“Occorre invece violentemente attirare l’attenzione nel presente così com’è, se si vuole trasformarlo. Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà.” (Antonio Gramsci)
“La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio.” (Elio Vittorini)
“Tutto andrà bene alla fine. Se non va bene, allora non è la fine.” (John Lennon)
SORRISI, SMORFIE, LACRIME… LO SCRITTORE
«La carriera dello scrittore italiano ha tre tempi: brillante promessa, solito stronzo, venerato maestro» (Alberto Arbasino, Voghera 1930-Voghera 2020).
ATTUALIZZANDO… PER UN GIORNO HO PERSO LA FIDUCIA
Oggi chiedo scusa ai lettori perché ieri per un cedimento ho perso la fiducia. Penso che, in particolare in questi giorni drammatici per il Coronavirus, dovremmo avvertire l’obbligo di chiedere scusa, se è opportuno e necessario.
E chi dovrebbe scusarsi? L’elenco è lungo.
I TAGLI ALLA SANITÁ, IL PREMIER…
Penso ai vari governanti, che negli ultimi lustri hanno tagliato i fondi per la sanità. O al premier Giuseppe Conte, che puntualmente ci fa ramanzine televisive, però non riesce a dare notizie chiare e certe. Ma non voglio infliggervi l’ennesimo sfogo del cittadino che si sente tradito, e anche ingannato, da chi dovrebbe governarci “come il buon padre di famiglia”.
IL MIO PICCOLO BUON ESEMPIO
Quanto alle scuse, desidero dare il mio piccolo, piccolissimo buon esempio, davanti ai miei lettori. Ieri ho avuto, d’improvviso, un cedimento psicologico: non sapevo cosa fare di utile, costruttivo, positivo. Segregato in casa come tutti, con pessimismo dilagante, ottimismo zero. Era una stupenda giornata di sole e pensavo con disagio al desiderio, impossibile da realizzare, di andarmene al mare con la mia famiglia. E mi sentivo come un traditore, o un disertore, che in guerra non abbia la forza per andare al fronte.
LA VITA AGRA DI BIANCIARDI
Eccovi un particolare penoso: in casa ho migliaia di libri, eppure non riuscivo a trovarne uno che mi interessasse. Tra le mani mi è capitato “La vita agra” di Luciano Bianciardi (1922-1972): un racconto esemplare, ne fu tratto anche un film di successo. Per anni l’ho raccomandato a moltitudini di amici, ai giovani dei giornali che dirigevo. Di più: Bianciardi, in giornalismo, è stato tra i primissimi, se non il primo, a occuparsi di recensioni televisive. E tuttavia non ho avuto il coraggio di prendere in mano quel libro amaro sul cosiddetto miracolo economico (pubblicato nel 1962) e l’ho riposto nello scaffale. Per me, ieri, è stata una giornata di spossatezza, frustrazione, incapacità di pensare e di agire. Tante volte ho dichiarato di sentirmi un pessimista globale, determinato però a vivere giorno per giorno con ottimismo, in modo positivo. Ieri non ce l’ho fatta.
E di questo chiedo scusa ai lettori.