Alberto Asor Rosa, Giulio Cesare Augusto, Ray Charles, Renato Curcio, Josefa Idem, Julio Iglesias, Aldo Moro, Gino Paoli, Paolo Rossi, Romy Schneider, Bruce Springsteen.
Morti: Vincenzo Bellini, Salvo D’Acquisto, Sigmund Freud, Pablo Neruda, Padre Pio, Giancarlo Siani.
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… INDIVIDUALISMI
“Sono troppo individualista per cedere la mia personalità a un farmaco” (Marcello Marchesi)
OGGI VI DICO CHE… I FARMACI
“Per un’affezione che i medici guariscono coi loro farmaci, costoro ne provocano dieci in soggetti sani, inoculando quell’agente patogeno mille volte più virulento di qualunque altro microbo: l’idea di essere malati.” (Marcel Proust)
“L’arte della medicina consiste nel tenere allegro il paziente mentre la natura opera la guarigione.” (Voltaire)
“Non mi piace affatto l’idea d’ingoiare qualcosa quando non so che roba è!”
(Jack Nicholson, “Qualcuno volò sul nido del cuculo”)
“Bene. Io vorrei conoscere personalmente i signori che di mestiere inventano i nomi delle medicine. Quelli che prendono lo stipendio per battezzare le supposte.” (Luciana Littizzetto)
“Dio che depressione! Forse è meglio se prendo un altro paio di aspirine, solo che così sono… due… quattro… sei aspirine; sto diventando aspirinomane! Qua finisce che me le sbriciolo dentro un pezzo di giornale e me le fumo.” (Woody Allen)
LA RISATA (AMARA) DI OGGI… DA SEMPRE COSÌ
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco ma sono in tanti”. (Ettore Petrolini)
ATTUALIZZANDO… SE SI RITIRANO DAL COMMERCIO
Vorrei chiarezza se un farmaco viene ritirato dal commercio. E sarebbe importante, e diffusamente ben gradita, una legge che induca a dare notizie chiare, in assoluta trasparenza, su tutto ciò che riguarda i farmaci. In particolare quando vengono ritirati dal commercio!
PRENDEVO UN FARMACO DA DIECI ANNI
Mi guarderò bene dal contribuire alla confusione o, peggio, a superficiali allarmismi. Racconterò solo, in modo sobrio, due esperienze personali e, scusatemi, senza fare nomi (eventuali querele sarebbero una beffa ulteriore).
La prima: qualche mese fa andai in farmacia per acquistare una medicina contro la pressione e mi dissero che era stata ritirata perché “potenzialmente pericolosa”.
Da un giorno all’altro. Non una parola di più.
E mai più saputo nulla. Prendevo quel farmaco, anzi lo assumevo come dicono i medici, da almeno dieci anni. Ragionevole o no, la mia curiosità?
IL GASTROPROTETTORE PROIBITO
Secondo episodio: l’altro ieri è arrivata la notizia che sono stati ritirati duecento lotti di un gastroprotettore contenente la ranitidina.
Ero sveglio in piena notte (sono anche insonne) e per un’ora ho cercato di saperne di piu, sul web. Fatica inutile, però. Chilometriche informazioni su tutto, senza i nomi dei farmaci ritirati. Penso che l’elenco – chiaro, puntuale e preciso – dovesse essere al primo posto: invece, era all’ultimissimo, e per me incomprensibile. Prendo, cioè assumo, un gastroprotettore (efficacissimo) da quindici anni. Alla fine l’ho trovato, un elencuccio. Forse sono salvo, forse no. C’era anche un telefono “verde”. Ieri mattina ho provato due volte a chiamarlo. Indovinate? Una volta occupato, la seconda senza risposta.
VORREI TRASPARENZA SU TUTTO
Pretendo trasparenza e informazioni chiare su tutto, ad esempio anche sui ritardi dei treni. Direi che su problemi di medicina e salute si tratti di un diritto assoluto.