Maurizio Cattelan, Ethan Coen, Ivano Fossati, Stephen King, Bill Murray, Girolamo Savonarola, Sergio Zavoli.
MORTI: Carlo V, Rosario Livatino, Sandra Mondaini, Virgilio, Arthur Schopenhauer, Walter Scott, Luisa Spagnoli (inventrice dei baci Perugina).
POESIE / L’AQUILONE DI PASCOLI
“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d’antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole…”
(Giovanni Pascoli)
IL VOTO E I TITOLI
Se ci si chiede come mai i giornali vendano sempre meno copie, sarebbe opportuna questa riflessione: Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa hanno proposto lo stesso titolo in prima pagina, “Il Covid non ferma il voto”. Più o meno simili Il Mattino e perfino Domani, il quotidiano appena uscito. A parte l’impressionante mancanza di fantasia, i lettori interessati ad apprendere notizie sull’afflusso alle urne erano già stati informati ieri sera dai notiziari televisivi.
FACCIAMO QUALCHE CONTO?
Aiuti stanziati finora in tutto il mondo per fronteggiare la crisi economica provocata dal coronavirus: 18mila miliardi di dollari; perdite provocate dalla crisi economica provocata dal coronavirus nel mondo a fine 2021: 12mila miliardi di dollari (dati Fmi). Americani che vivevano col sussidio di disoccupazione nel 2019: 1,6 milioni; nel 2020: 30 milioni. Crollo del Pil Usa nel secondo trimestre: -31,7%. Numero di ristoranti che hanno chiuso a New York: 1.200 (dato Axios). Numero di appartamenti sfitti a Manhattan: 13mila. «Le municipalizzate americane sono allo stremo con miliardi di debiti. Così come i bilanci pubblici dei Comuni e degli Stati pronti a tagliare servizi e personale.
Gli Stati Uniti continuano a rallentare anche nel commercio estero. L’interscambio Usa-resto del mondo ha avuto un calo del 13,7% nel periodo gennaio-luglio per la contrazione della domanda di beni industriali e di consumo. Le importazioni americane dalla Ue sono scese del 13%. L’Italia – dicono i dati Ice – ha registrato una diminuzione più marcata (-20,4%) rispetto alla media europea con tutti i settori del made in Italy in calo» [Barlaam, Il Sole].
LA TRISTE IGNORANZA
«Negli Stati Uniti, il 63% dei giovani (18-39 anni) non sa che durante la Shoah sono stati uccisi sei milioni di ebrei, il 48% non sa menzionare il nome di un campo di concentramento, il 23% non è convinto del fatto che tutto ciò che ci raccontano sulla Shoah sia verissimo» [Gurrado, Il Foglio].
IL SORRISO/ ELON MUSK
Non solo un inguaribile ottimista, ma anche un riconosciuto umorista che spesso usa spiazzare, a suon di battute, interlocutori e analisti. Elon Musk, fondatore di Tesla, ama l’umorismo e seguendo i suoi account social – Twitter e Instagram dopo la chiusura totale a Facebook – capita spesso di leggere le sue citazioni da cartoni animati come South Park e serie tv come Nathan for You.
OGGI VI DICO… LE OSSESSIONI
“Mi nacque un’ossessione. E l’ossessione diventò poesia.” (Alda Merini)
“Sono sempre ossessionato dal pensiero della morte: c’è una vita nell’aldilà? E se c’è, mi potranno cambiare un biglietto da cinquanta?” (Woody Allen)
“Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati.” (Cesare Pavese)
“Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l’errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell’impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l’errore…” (Umberto Eco)
“‘A fissazióne è pèggio d’a malatìa.” (Proverbio Napoletano)
SE IL 14 MI PORTA FORTUNA…
Il 14 mi porta fortuna! Se oggi vedo targhe di auto con questo numero, vinceremo le elezioni… Perdonatemi la digressione: ciascuno di noi ha almeno una cosiddetta “fissazione” sempre in mente. La signora Erica Figline di Latina è rimasta colpita da una mia nota su questo argomento e mi ha scritto una lettera per invitarmi a ulteriori confessioni. “In cambio – dice – racconto la mia principale mania. Due volte al giorno, quando apparecchio la tavola, tutto deve essere perfetto e armonico: piatti, posate, bottiglie e bicchieri, tovaglia e tovaglioli, il bouquet di fiori… Mi creda: non è facile combinare i colori, di solito parto dal colore della tovaglia, ma qualche volta anche da quello dei piatti. Le farebbe piacere venire un giorno a pranzo o a cena da me?…”
LA FISSAZIONE SUI NUMERI DELLE TARGHE
Rispondo e ringrazio: ne sarei felice. Quanto alle mie fisse, chiamiamole così, l’elenco sarebbe lunghissimo. Confesso quella più antica, da quando guidavo l’automobile, appena presa la patente: sommare i numeri di targa della vettura che mi precedeva. Quasi un’ossessione, però con un aspetto positivo: quando i miei figli erano in età scolastica, li coinvolgevo a giocare con me e tra di loro: vinceva chi azzeccava la targa con la somma dei numeri più alta. Non solo il giochetto era divertente per spezzare la monotonia del viaggio, ma i figlioli – scolaretti – imparavano a fare velocemente le addizioni.
VINCEREMO LE ELEZIONI?
Oggi non guido più: in taxi o nell’auto di amici e conoscenti, o dei miei figli ormai adulti, continuo a osservare le targhe e a sommare i numeri.
In silenzio. Nessuno è a conoscenza della mia mania: la scoprirà oggi, chi mi leggerá. Da molti anni il mio numero preferito è il 14. Un portafortuna. Purtroppo le somme delle targhe più frequenti sono altre: 15,16,17,18… Quando becco il 14, vuol dire che per me è un giorno fortunato. Quindi, se oggi vedo targhe col 14, le elezioni avranno un esito fortunato, e quale sia la mia speranza, ve l’ho detto ieri e molte volte.