Nati : Luciano Barca, Leda Caruso, Lorenzo Guerini, Goldie Hawn, Rocco Hunt, Deborah Iurato, Renè Magritte, Papa Benedetto XV, Ines Sastre, Christopher Tolkien, Ignazio Visco, Voltaire.
MORTI: Francesco I Giuseppe d’Austria, Jean Baptiste Henry Lacordaire, Heinrich von Kleist, Emil
Zatopek
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… LE PAROLE DELLA FELICITÀ
La classifica delle parole che mettono felicità secondo l’università di Glasgow, voto massimo è 9, più basso 0: tra le positive, al primo posto Laureato (8,88), seguito da Vacanza, Bacio, Desiderio, Libertà, Sorriso, Gioia, Felice, Ferie, fino all’8,48 di Fratello.
Tra le negative, in testa Stupro (1,18) seguito da Mutilare, Massacro, Malaria, Morto, Lutto, Incidente, Agonia, Guerra, fino all’1,53 di Omicida (Gianni Mura)
OGGI VI DICO… LA VIOLENZA VERBALE
“Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”
(Johann Wolfgang Goethe)
“Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni”
(Martin Luther King)
“E’ vero, non mi hai praticamente mai picchiato. Ma le tue grida, la tua faccia paonazza, le bretelle slacciate e tenute pronte sulla spalliera della sedia, erano quasi peggio”
(Franz Kafka)
“La violenza, sotto qualunque forma, si manifesti, è un fallimento”
(Jean-Paul Sartre)
“C’è una grande striscia di violenza in ogni essere umano. Se non viene incanalata e compresa, sfocerà in guerra o in follia”
(Sam Peckinpah)
UN SORRISO…
“Io non sono comunista perché non me lo posso permettere” (Ennio Flaiano)
ATTUALIZZANDO … LILLI GRUBER IMBIBITA
Scrivono i lettori: Lilli Gruber è aggressiva perché imbibita
di ideologia. E vi dico subito che per un giornalista è prezioso il contributo delle lettere dei lettori. Ho scritto, criticamente, degli eccessi verbali di Lilli Gruber e ho ricevuto molte lettere di consenso.
Ve ne propongo tre.
QUANDO SI RICEVE UN OSPITE
La prima, dalla manager Patrizia Stea di Milano: “Sono d’accordo a proposito del celato senso di insoddisfazione che provoca frequenti pessime performance della Sig.ra Gruber. Desidero aggiungere che la Signora denuncia una grande maleducazione, dimenticando gli insegnamenti ricevuti dalle Orsoline dove pare abbia studiato. Quando si riceve un ospite, si cerca di essere gentili, di ascoltarlo mentre parla, anche se non si è d’accordo su quanto da lui espresso. Tutto questo avviene nel salotto della Sig.ra Gruber solo quando ospita chi la pensa come lei e cioè chi è imbibito di ideologia spicciola. La Sig.ra Gruber rimarrà una mediocre giornalista vittima della sua violenza verbale. Cosa aspetta l’editore a sostituirla, considerando che andrà sempre peggio?” Rispondo: mi piace molto il neologismo imbibito, lo userò spesso.
RANCOROSA E INSOLENTE
Seconda lettera, firmata dalla signora Assunta Russano dello studio Tibi di Biella: “Ormai “La Verità” è l’unico quotidiano che riesco a leggere… Oggi Cesare Lanza ha espresso il suo pensiero che collima esattamente con la mia opinione sulla Gruber che ritengo aggressiva, insolente e rancorosa nei confronti di chi non è di sinistra. Bravo Lanza è l’INSODDISFAZIONE che la rende così ACIDA”.
L’ INSODDISFAZIONE
L’ultima mail è di Giuseppe Skysun, da Montecatini: “Caro Lanza, credo che la Gruber scarica sugli altri (specialmente quelli più importanti di lei) la sua insoddisfazione attraverso attacchi aggressivi derivanti dalla mancata realizzazione nei settori nei quali non ha potuto o saputo emergere. Non ha capito che chi si accontenta gode”.