RICORRENZE… NATI IL 21 APRILE

Charlotte Bronte, Caterina II di Russia,  la Regina Elisabetta d’Inghilterra, Licio Gelli, Andie Macdowrll, Silvana Mangano, Anthony Quinn, Max Weber
MORTI: ELeonora Duse, John Keynes, Prince, Jean Racine, Mark Twain

 

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… IL NUDO É SCANDALOSO?

Sergio Fantoni (1930-2020): suo il primo nudo maschile frontale della televisione italiana (nella miniserie del 1982, “Delitto di stato”): «Mi chiedo perché la gente si meravigli tanto vedendo un nudo e resti indifferente quando un personaggio, per esempio, uccide un altro uomo» (a Stefano Di Michele, Il Foglio).

 

 

OGGI VI DICO… I GATTI

“Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura.” (Ennio Flaiano)

“Io non conosco il gatto. So tutto sulla vita e i suoi misteri ma non sono mai riuscito a decifrare il gatto.” (Pablo Neruda)

“Il gatto appaga, e per questo è caro ai solitari, il nostro bisogno della carezza, offrendo il luogo esatto sopra se stesso.” (Stéphane Mallarmè)

“Come quell’ enormi sfingi distese per l’eternità in nobile posa nel deserto sabbio, essi scrutano il nulla senza curiosità, calmi e saggi.” (Charles Baudelaire)

“Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola senza cadere.” (Jules Verne)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… TRE MINUTI PER GRETA

Greta Garbo, durante le riprese di Grand Hotel, finito il ciak rimase ancora tre minuti attaccata alla bocca di John Barrymore [Zonca, la Stampa].

 

 

 

ATTUALIZZANDO… CLEOPATRA, MIA COMPLICE

Un ricordo romantico della gatta Cleopatra, che era mia complice e amica, in gioventù. Ma è anche vero che spesso ci spingiamo a dare, per smisurato affetto, interpretazioni romantiche, poco credibili, dei comportamenti dei nostri cani e gatti? Mi rivolgo soprattutto ai molti lettori che adorano gli animali: con la fiducia che mi perdoneranno di aver scelto questo tema lieve (e superficiale), mentre prevalgono dovunque opinioni e indiscrezioni sui drammi del Coronavirus. E vi racconto, senza pudore come a volte mi succede, una mia bizzarra esperienza.

A MILANO, AL PRINCIPESSA CLOTILDE

Ci fu un tempo in cui, da giovane, abitai a lungo, a Milano, nel celebre residence Principessa Clotilde (all’epoca ribattezzato popolarescamente, non è difficile indovinare perché, Principessa del Clitoride). Era frequentato dalle più belle top model degli anni settanta. Io, più modestamente, vivevo in compagnia di una meravigliosa gatta persiana, Cleopatra. Mi capitava di avere qualche storiella (mai con top model, ahimè: va da sé). Ebbene, Cleopatra mi era complice. Intelligente e dignitosa.

IN UN ANGOLO, POI AGGRESSIVA

Se ne stava in un angolo, senza un miagolio, finché duravano le prestazioni corporee. Poi – gli scapoli mi capiranno – arrivava quel momento in cui si desidera restare in solitudine, ma è imbarazzante dirlo, o anche semplicemente farlo capire, alla compagna occasionale.
A quel punto Cleopatra si trasformava: saltava sul letto, con evidente aggressivitá verso colei, che all’improvviso considerava l’intrusa rivale. Forse pensava, con buone ragioni, che fosse arrivato il momento di dormire?
O addirittura intuiva il mio disagio? Fatto sta che le “intruse”, dopo pochi minuti, spontaneamente sospiravano: “Mah, è meglio che vada via…”.
E Cleopatra, soddisfatta non meno di me, si accoccolava ai miei piedi e ronfava, in beatitudine.
Sono passati quarant’anni: ogni volta che ci penso, non sono mai riuscito a trovare una spiegazione razionale, per il comportamento di quella mia amatissima micia.

cesare@lamescolanza.com