Cari amici, questo diario è sospeso fino alla Befana. Salvo emergenze e/o notizie straordinarie. Non vado in vacanza, ma i miei collaboratori meritano una pausa. Chi volesse seguirmi, può leggermi ogni giorno su La Verità e cinque giorni la settimana (esclusi domenica e lunedì) su Il Quotidiano del sud. Auguri, grazie a tutti, abbracci e anche qualche timido bacio.
Andrea Belotti, Gigliola Cinquetti, Fernanda Gattinoni, Uri Geller, Irama,Kylian Mbappè, Martin Schulz, Jean Claude Trichet
MORTI: Walter Chiari, John Ernst Steinbeck
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… BEZOS APRE LA BORSA
Bezos ha aumentato la prima paga degli addetti ai magazzini di Amazon Italia. Da gennaio i neo-assunti prenderanno 1.540 euro al mese, cento euro più di prima. Promesso aumenti proporzionati all’anzianità anche a chi in azienda lavora già. Si parla di 80 euro lordi per chi è assunto da un paio anni [Querzé,Corriere della sera].
UN SORRISO… AH, LE DONNE
Ci vogliono vent’anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un’altra donna per farne un idiota» (Charles Dickens)
OGGI VI DICO… I REGALI
“La legge del dono fatto da amico ad amico è che l’uno dimentichi presto di aver dato, e l’altro ricordi sempre di aver ricevuto.”
(Seneca)
“Non dire che vuoi regalare: regala. Non riuscirai mai a soddisfare un’attesa.”
(Goethe)
“La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.”
(Theodor Adorno)
“I regali fatti agli amici non sono preda del fato: | avrai soltanto le ricchezze che hai donato.”
(Marco Valerio Marziale)
“Legge dei regali. Se le regali dei cioccolatini, è a dieta. Se le regali dei fiori, è allergica.”
(Arthur Bloch)
ATTUALIZZANDO… I REGALI DI NATALE
I regali di Natale? Non nacquero per far far felici i bambini…Attenti ora a non deluderli! Scommetto che pochi conoscono l’origine dei regali di Natale. Pensiamo di solito che si tratti di una festa nata per far felici i bambini.
Non é cosi. Storicamente, lo scambio dei regali è una tradizione antica, che risale ai tempi degli antichi romani: durante le celebrazioni dei Saturnali, le festività in onore di Saturno, dio dell’agricoltura, dal 17 al 24 Dicembre, ci si scambiava come dono augurale i Lari, piccole statue che raffiguravano i defunti, oppure ramoscelli di alloro e di vischio.
NEL MEDIO EVO, ECCO I BAMBINI
Con il cristianesimo, i regali sono stati associati a materiali più preziosi come l’oro, l’incenso e la mirra. E si consolidò una tradizione popolare a partire dal Medioevo: in diversi paesi europei si cominciò a fare piccoli regali ai bambini, associando il dono alla nascita di Gesù. Dopo la scoperta dell’America, i primi coloni olandesi hanno poi introdotto anche nel nuovo mondo la figura di San Nicola, cioè Santa Claus o Babbo Natale, il personaggio che porta i regali esclusivamente ai bambini che si sono comportati bene.
A partire da quel momento, l’usanza di fare i regali non è stata più associata alla religione e tutti hanno cominciato ad acquistare i doni per i propri cari per le ragioni più diverse.
DOPO LA SVOLTA DI BABBO NATALE
Aggiungo che due cose non mi piacciono, nell’abitudine dei regali. Non mi piacciono gli obblighi connessi: “dobbiamo” fare i regali e “dobbiamo” sorridere di fronte a quelli che riceviamo. Infine, i bambini: una volta Babbo Natale portava un regalo, uno solo, attesissimo. Adesso i regali sono molti, moltissimi, e i bambini a volte viziati e spesso capricciosi, quasi non se li godono; non vedono l’ora di aprire un pacchetto dietro l’altro, freneticamente. E guai se non sono regali di loro gradimento! Ed è un’altra cosa che non mi piace…