RICORRENZE… NATI IL 18 MAGGIO

Giuseppe Ayala, Enrico Brignano, Frank Capra, Giovanni Falcone, Papa Giovanni Paolo II, Vittorio Emanuele Orlando, Bertrand Russell, Giorgio Squinzi, Paolo Vallesi, Giuseppe Lasco
MORTI: Pietro Cascella, Alberto La Marmora, Gustav Mahler, Edoardo Sanguineti, Enzo Tortora

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE…UN QUADRO PER VOLTA

«Cominciai ad andare ogni giorno alla National Gallery e a sostare davanti a un certo dipinto per l’intervallo del pranzo. Ogni settimana sceglievo un quadro diverso.
Oggi, dopo oltre un quarto di secolo, continuo a guardare i quadri allo stesso modo, uno alla volta. Ne traggo grande beneficio. Ho scoperto che un dipinto richiede tempo.
Ora impiego parecchi mesi o più spesso un anno prima di riuscire a passare oltre. E nel frattempo quel quadro diventa un luogo mentale e fisico della mia vita»
(Hisham Matar, Un punto di approdo, Einaudi, Torino 2019) [Langone, Foglio].

LE PAGELLE DEL CLAN: ARCURI, 8

Domenico Arcuri, manager di qualità. Come commissario straordinario per l’emergenza, sta facendo un ottimo lavoro, in condizioni terribili: è criticato da tutti o quasi. L’invidia è uno dei mali inestirpabili del nostro Paese. E il successo (ha ottenuto eccellenti risultati anche a Invitalia) non si perdona. Me lo diceva spesso il grande giornalista Gaetano Afeltra.

 

OGGI VI DICO… I CAPOLAVORI

“Quando l’amore e la competenza lavorano insieme, ci si aspetta un capolavoro.” (John Ruskin)

“Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.”
(Filippo Tommaso Marinetti)

“Bisogna fare di se dei capolavori.” (Carmelo Bene)

“La virtù principale del capolavoro, se vogliamo continuare a chiamarlo così, è quella di creare un nuovo modo di guardare le cose.” (Edoardo Sanguineti)

“Le donne ci ispirano il desiderio di creare capolavori e ci impediscono sempre di realizzarli.”
(Oscar Wilde)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME…MUSEI INSOPPORTABILI?

(Oggi è la giornata mondiale dei musei) Witold Gombrowicz trovava insopportabili i musei; meglio guardare i volti dei visitatori, attoniti o trasportati dall’intensità artistica, come chi ai concerti assume un’espressione rapita e sognante [Mancuso, Foglio].

 

 

ATTUALIZZANDO… 50 MILIARDI PER LA GIOCONDA

50 miliardi di dollari, così viene valutata la Gioconda.
E venderla conviene? Direi di sì. In questi tempi bui e privi di attendibili speranze per il futuro, può essere ragionevole e anche utile progettare di vendere i capolavori d’arte! In Francia, e anche altrove, fa discutere la proposta di vendere la Gioconda a un principe arabo, allo scopo di far ripartire l’economia. La mia opinione d’istinto: perché no?

 

 

VENDERLA, PERÒ A QUESTO PATTO

A un patto rigoroso, però. La Gioconda (stesso obbligo per qualsiasi altro capolavoro) dovrebbe comunque restare esposta al pubblico: al Louvre, o in un altro famoso e popolare museo internazionale (a giudizio dell’acquirente, che avrebbe ovviamente il diritto di incassare i biglietti d’ingresso). Si potrebbe anche prevedere una clausola per il riscatto, a un prezzo prefissato, con i relativi interessi. Inaccettabile invece l’ipotesi che il principe trasferisca il capolavoro acquisito nella sua reggia, per il proprio orgoglio e piacere personale, nascondendola all’interesse, allo studio e all’attenzione, curiosa o colta, di tutto il mondo.

L’ARTE È PATRIMONIO DI TUTTI

L’arte, infatti, è un patrimonio di tutti, un diritto universale dell’anima. Non ho mai capito quei collezionisti che spendono cifre folli (c’è anche chi ne commissiona il furto) per appropriarsi di un Van Gogh o di un Raffaello, per poi nasconderli in cassaforte. Una domanda infine per noi comuni mortali, che non abbiamo potere di acquisto, ma riusciamo solo a pagare, eventualmente, un biglietto d’ingresso. Quanto vale Monna Lisa? Secondo la valutazione di un intenditore, 50 miliardi.

UN CONFRONTO, PER LA VALUTAZIONE

Il riferimento per il confronto è al Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, all’asta a New York nel 2017, venduto a un miliardario saudita per 450 milioni di dollari. Occhio e croce, vogliamo fare cento volte tanto? Dubito che qualcuno possa versare questa cifra. Ma se fosse possibile, ripeto, alle condizioni che ho indicato, perché no? Terreste 50 miliardi fermi in banca, se aveste urgente bisogno?

cesare@lamescolanza.com