Anastacia, Anne Bancroft, Joe Bastianich, Paolo Crepet, ReinholdMessner, Alessandro Siani.
MORTI: Alfred De Vigni, Giorgione, Karl Popper.
A PALAMARA IL PREMIO SOCRATE, ECCO PERCHÉ
Alcuni lettori mi hanno chiesto di spiegare con maggior precisione le ragioni per cui ho deciso di assegnare anche a Luca Palamara il Premio Socrate 2021 per il merito. Per prima cosa mi scuso: se non mi sono spiegato con chiarezza, la colpa è mia, non certo di chi legge. L’unica giustificazione, forse, è che sono stato distratto dal dissenso, che mi è sembrato strumentale e poco convincente, del ministro Brunetta.
All’ultimo momento Renato Brunetta, contrariato dalla presenza di Palamara, ha deciso di non partecipare alla nostra manifestazione. Pur dispiaciuto e deluso (stimo Brunetta da sempre), me ne sono fatto una ragione, difendendo il nostro diritto di scegliere chi decidiamo, in assoluta indipendenza. Premesso questo, rispondo alla curiosità dei lettori. Palamara è stato protagonista – indubbiamente in negativo – di aspre polemiche sul funzionamento della giustizia. E allora? Ho deciso di dargli il Premio Socrate per tre motivi. Il primo: Palamara è stato vittima di una delle più odiose abitudini italiane. Ha avuto un immenso successo, giovanissimo, e gli italiani, come scrisse Flaiano, sono sempre prontissimi a correre in aiuto dei vincitori. Era una folla enorme. Quando il magistrato è diventato il capro espiatorio di una iniqua e sommaria indagine, è stato abbandonato da tutti coloro che lo incensavano. Inaccettabile.
Seconda motivazione: Palamara ha chiesto scusa per i suoi errori, e lo ha ripetuto alla cerimonia del Premio Socrate. Terza motivazione: ha ammesso di essere stato colpevole di errori e scelte, ma non è certo l’unico! Si batterà per una riforma, concreta e coraggiosa, della giustizia: senza censure né sconti per nessuno