RICORRENZE. NATI IL 17 NOVEMBRE

Alessandra Celentano, Danny De Vito, Alfonso La Marmora, Luigi XVIII di Francia, Sophie Marceau, Nada, Claudia Pandolfi, Giò Pomodoro, Lina Sastri, Martin Scorsese, Calisto Tanzi, Mirko Tremaglia, Carlo Verdone, Vespasiano.
MORTI: Angelo Caroli, Mario Cervi, Ennio De Concini, Carlo Frassinelli, Pico della Mirandola, Ferenc Puskas, Totò Riina, Auguste Rodin, Gaetano Scardocchia.


LE PAGELLE DELLA NAZIONALE

Alcuni lettori mi hanno chiesto i giudizi sui giocatori della Nazionale, dopo le delusioni con la Svizzera e l’Irlanda del Nord. Non mi nego. La premessa, come ho scritto su La Verità, è che la qualità della squadra di Mancini non è minimamente paragonabile ad altre precedenti e formidabili (78, 82, 90, 94, 2006).
DONNARUMMA 6. Deve ancora dimostrare di essere all’altezza di Zoff e Buffon. Con l’Irlanda ha fatto una buona parata e una grossa sciocchezza, che poteva costarci una sconfitta umiliante.
DI LORENZO 6 più. Ha giocato più di tutti, ha anche segnato. Nessuna genialità, ma grande e affidabile applicazione.
BONUCCI. 7. Sempre tra i migliori, attento: ci ha salvato dalla sconfitta con una respinta sulla linea, dopo la paperaccia di Donnarumma.
CHIELLINI 7 e 1/2. Come Bonucci: l’età e gli affanni gli consentiranno di durare ancora a lungo?
ACERBI. 6. Simile a Di Lorenzo, poco talento e molta fatica.
EMERSON. 5 e 1/2. Tradito dal ricordo di SPINAZZOLA (8 e 1/2) che era tutt’altra cosa: senza di lui non abbiamo più vinto…
BARELLA. 7-. Purtroppo per noi, non è sempre stato quello dell’Inter. Ma resta uno dei pochi giovani su cui puntare per il futuro.
JORGINHO. 5. Incredibile che possa vincere il Pallone d’Oro. Imperdonabile l’errore sul calcio di rigore contro la Svizzera. Non è un regista, al massimo uno che mette ordine (quando è in forma) e sbaglia poco a centrocampo.
LOCATELLI. 5 e 1/2. Uno dei volenterosi artigiani… come CRISTANTE (5) molto caro a Mancini. L’artista dovrebbe essere VERRATTI (6 e 1/2), salute permettendo.
BERARDI. 7- Come Barella: speriamo nel futuro. Il talento c’è.
CHIESA. 7. È un grande guastatore, non può essere il goleador. Ma nel futuro c’è.
INSIGNE. 5. Non è un grande, in particolare in Nazionale.
IMMOBILE. 5 e 1/2. Eccellente nella Lazio, mediocre in azzurro. Il gioco di Mancini, fondato sul palleggio, non gli dà spazio.
BELOTTI. 4 e 1/2. Brutta delusione e Mancini ha sbagliato ad insistere su di lui. Come per Immobile, il gioco del cittì non lo favorisce.
BERNARDESCHI. 5 e 1/2. Un altro artigiano, utile rincalzo.
Concludo: i voti sono anche generosi, me ne rendo conto. I campioni azzurri del passato davano maggior sicurezza, senza dubbio. RIVA, RIVERA, BENETTI, TARDELLI, PAOLO ROSSI, BRUNO CONTI E TANTI ALTRI…

OGGI VI DICO… LE PAGELLE

“Un «giudizio complessivo» è una cosa seria, molto più seria e scorticante di un 4 o di un 6 meno.”
(Carlo Fruttero e Franco Lucentini)

“Nessuno vuol essere giudicato per quello che veramente vale. Tutti vogliono esser giudicati per quello che credono di valere.” (Roberto Gervaso)

“È necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto.” (Cicerone)

“Giudico le persone in base ai loro princìpi, non ai miei.” (Martin Luther King)

“Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.” (Aristotele)


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