RICORRENZE. NATI IL 16 OTTOBRE

Matteo Colaninno, David Ben Gurion, Dino Buzzati, Paulo Roberto Falcao, Wilma Goich, Maria Goretti, Günter Grass, Angela Lansbury, Charles Leclerc, Dorando Pietri, Tim Robbins, Achille Serra, Oscar Wilde.
MORTI: La Regina Maria Antonietta, George Marshall, Enrico Piaggio.

 

POESIE… OH ME, OH VITA!

(Walt Whitman)
“Oh me, oh vita! Domande come queste mi perseguitano, infiniti cortei d’infedeli, città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita! Risposta: Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità, Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso”

 

LAURETTA COLONNELLI, IL LIBRO

Questa è la copertina del nuovo libro di Lauretta Colonnelli, “Le muse nascoste” (Giunti). Vi si raccontano le storie delle donne che, restando nell’ombra, hanno reso celebri gli artisti che le hanno ritratte: la Nana di Mantegna e la Venere di Botticelli, la Salomè di Lippi e la Medusa di Bernini, la donna tra i Nottambuli di Hopper e la Donna del vento di Kokoschka. Mogli, figlie, amanti, modelle.

 

 

 

IL VOLO. TONY RENIS BATTE TORPEDINE

Si è conclusa in primo grado con una condanna a un anno di reclusione inflitta al manager Michele Torpedine, imputato a Bologna per infedeltà patrimoniale, la disputa sulla gestione dei guadagni de Il Volo, trio che vinse il Festival di Sanremo nel 2015. Ieri, la sentenza, che dopo anni di battaglie dà ragione a Tony Renis.

 

BERE BENE. IL MONTGOMERY DI HEMINGWAY

“Se siete bevitori di cocktails, e vi piace il martini molto secco, e vi trovate nell’occasione di ordinarne uno a Cipriani, proprietario dello Harry’s bar a Venezia, o a Renato, barista dell’albergo della Posta a Cortina, non perdete tempo a spiegargli come lo volete: dite solo “un montgomery”. E avrete un martini secchissimo, tutto gin e solo uno scrupolo, un’ombra, un simbolo di vermut, nella proporzione di quindici a uno. Qui sta lo scherzo che Hemingway ha insegnato a quei mescitori; e lo trovate anche nel suo nuovo romanzo Across the river and into the trees (Jonathan Cape, London, ’50), “al di là del fiume e sotto gli alberi”, il colonnello Richard Cantrell, che è il protagonista del libro, quando chiede un martini secco ordina un montgomery perché, come spiega, “Montgomery era un tipo che non si arrischiava a dar battaglia se non si trovava con un rapporto di forza di quindici contro uno, needed fifteen to one to move, e poi si muoveva con ogni precauzione, tardily”» [Paolo Monelli, La Stampa, 17/10/1950]. Da Anteprima.

IL SORRISO / MARIO PUZO, MANGIARE E GIOCARE…

Francis Ford Coppola e Mario Puzo discutevano la sceneggiatura del Padrino in casa Coppola, ma a volte se ne andavano a lavorare in un palazzo nei cui sotterranei c’era una bisca. Puzo amava le mozzarelle, le salsicce, i cannoli e il gioco d’azzardo, quindi ogni tanto andava di sotto a giocare. E diceva: «Perdo migliaia di dollari giù e ne faccio milioni di sopra» [Buttafuoco, Il Fatti].

 

OGGI VI DICO… LA VITA

“Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso.” (Fëdor Dostoevskij)

“La vita sarebbe tragica se non fosse divertente.” (Stephen Hawking)

“La vita è un’autostrada a senso unico di marcia, impossibile invertire o tornare indietro, folle sarebbe accelerare.” (Sergio Leone)

“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.” (Italo Calvino)

“La vita è meravigliosa se non se ne ha paura. Tutto quello che ci vuole è coraggio, immaginazione e un po’ di soldi.” (Charlie Chaplin)

LA SACRALITÀ DI VITA E NATURA

La cultura europea ha fatto un’enorme confusione. Ha creduto che, perso Dio, tutto perdesse senso e valore, e che l’umanità non potesse che precipitare in un nichilismo disperato. Che sciocchezza!
La sacralità del mondo non risiede fuori di noi: è nella meraviglia, nell’emozione, nella sorpresa con cui guardiamo ciò che è intorno a noi, e nel valore che diamo alle cose. Tutto questo è reale e viene da dentro di noi, non da un ipotetico Dio che starebbe là fuori».
Da Anteprima:  [Carlo Rovelli a Nicola Mirenzi, Huffington].

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