Italo Calvino, Salvo D’Acquisto, Federico Guglielmo IV di Prussia, Fedez Michel Foucault, John Ken Galbraith, Luigi Giussani, Friedrich Nietzsche, Publio Virgilio Marone, Mario Puzo, Peppe Servillo, Antonino Zichichi.
MORTI: Hermann Goring, Mata Hari, Gigi Meroni, Teresa D’Avila.
POESIE… IL VINO DI OVIDIO
“Il vino prepara i cuori e li rende pronti alla passione”. (Ovidio)
LAURETTA COLONNELLI, IL LIBRO
Questa è la copertina del nuovo libro di Lauretta Colonnelli, “Le muse nascoste” (Giunti). Vi si raccontano le storie delle donne che, restando nell’ombra, hanno reso celebri gli artisti che le hanno ritratte: la Nana di Mantegna e la Venere di Botticelli, la Salomè di Lippi e la Medusa di Bernini, la donna tra i Nottambuli di Hopper e la Donna del vento di Kokoschka. Mogli, figlie, amanti, modelle.
ALDA E GIANNI STATERA
Primo incontro col professor Statera?
“Io ero un sacco rossa, un sacco comunista e sottoproletaria. Lui era socialista e, per me, era un borghese nemico di classe. Era bravissimo, ma non mi affascinava. Aveva solo sette anni più di me, ma era già direttore del Dipartimento di Sociologia. Aveva scritto il suo primo libro a 12 anni. Era un genio, ma io pensavo che per uno che aveva mangiato pane e cultura era il minimo”
Quindi?
“Alla presentazione di un libro, iniziò a corteggiarmi, gli permisi il primo bacio dopo sei mesi. Mi conquistò con l’intelligenza, che è quello che succede ancora. Continuo a discutere con lui e a farci pace. Ha una mente forte, siamo due caratteri da scontro totale. Lui era tutto preso dall’università, la mia rivale: studiava e leggeva sempre. Io lo prendevo in giro. Rifletteva sui massimi sistemi e gli dicevo: scusa, tu che sai tutto, che ore sono? A volte, mi svegliavo e lo trovavo che mi guardava e rideva. Ancora lo fa, la mattina. Ancora lo amo tanto.
Ne parla come se fosse vivo, ma è morto nel ’99.
“Per me è molto vivo.Un amore vero va al di là del corpo, degli oceani, dell’eterno. Soffro la sua morte solo il giorno del mio compleanno perché il suo regalo era passare un giorno intero con me”
Per cui, che farà oggi, che ne compie settanta?
“Piangerò tutto il giorno. Gianni se n’è andato in 15 giorni per un male fulminante. All’inizio, non mangiavo e non bevevo, ero arrivata a 34 chili, volevo solo morire. Poi, in un negozio, ho visto Giorgio, un pappagallo tutto piume e ossa, che pativa un lutto e non mangiava più. L’ho portato a casa, a lui piace la pasta e, un rigatone lui e uno io, abbiamo ripreso a mangiare”
9Alda D’Eusanio a Candida Morvillo, Corriere della Sera) (Da Anteprima).
OGGI VI DICO… LA COMPETENZA
“Quando l’amore e la competenza lavorano insieme, ci si aspetta un capolavoro.” (John Ruskin)
“Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante.” (Henry Ford)
“Non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.” (Leo Longanesi)
“Il bordello è l’unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto.“ (Indro Montanelli)
“La tragedia della scuola si svolge in due scene – alunni incompetenti di fronte a insegnanti competenti e insegnanti incompetenti di fronte a alunni competenti.” (Martin H. Fischer)
FEMMINILE, MA INCOSTITUZIONALE
Christine Lambrecht, ministra tedesca della Giustizia, ha preparato un disegno di legge sul diritto fallimentare in cui tutti i termini normalmente al maschile sono declinati al femminile: «imprenditrice», «impiegata», «consumatrice», «debitrice», «creditrice» ecc. Da molte parti le si è fatto notare che la Corte costituzionale boccerà questo testo perché discriminante: mentre in tedesco il genere maschile comprende senz’altro il femminile, non è ancora vero il contrario [Mosseri, Il Giornale].
VINO, LA BEFFA DI AGNELLI
La diversa qualità del vino? Gianni Agnelli prese in giro Mario Soldati, considerato un famoso intenditore…
Ma i veri intenditori del. buon vino sono davvero pochi. Mi ha scritto il signor Claudio Pozzan di Rovigo: “Leggo sempre con divertimento le sue scommesse… Scommettiamo che non riuscirà a consolarmi? Si tratta di vino. Sono veneti e in tavola non manca mai. Ma non ci capisco granché. Se è pessimo, mi indigno, se è buono mi piace. Tutto qui! Non vado oltre… Mi parli di vini buoni, di intenditori, con un po’ di comprensione! Lei é un buongustaio, certo se ne intende..”.
NON SO DISTINGUERE
Rispondo: nient’affatto e di più, i presunti intenditori che si danno tante arie e sparano sentenze un po’ mi fanno sorridere e un po’ mi stanno sui nervi. Però l’argomento è complesso e oltre a quella di oggi ci vorranno altre note: pensi soltanto che in Italia produciamo più vino di quanto se ne consumi, esportarlo è indispensabile. E il vino di molte regioni è considerato di grande qualità: siamo in cima alle classifiche mondiali, insieme con Francia, Spagna, Australia, Stati Uniti, Cile e Argentina (dicono). Come lei, però, non saprei distinguere tra le etichette, senza arrossire non apprezzerei più di tanto un gran Barolo, non capirei la differenza tra un Chianti e (non scandalizzatevi) un Brunello di Montalcino. E solo per patriottismo allo champagne preferirei un Franciacorta o addirittura (molti enologi ne sparlano) un prosecco – che invece adoro.
LA GAFFE DI SOLDATI
Per consolare il lettore e me stesso, e tutti coloro che vivono e bevono nella mia condizione, ricorderò uno scherzo crudele di Gianni Agnelli a Mario Soldati (come romanziere è tra i miei preferiti), considerato un intenditore supremo. Soldati disquisì sulle distinzioni tra due diversi bicchieri di vino e alla fine l’Avvocato gli rivelò che provenivano dalla stessa bottiglia.