Anna Maria Barbera, Margherita Buy, Bianca Guaccero, Martin Luther King, Giorgia Meloni, Enrico Mentana, Gamal Abd El Nasser, Aristotele Onassis, Giulio Regeni, Giovanni Segantini, Edward Teller.
MORTI: Massimo D’Azeglio, Carlo Fruttero, Rosa Luxemburg, Delia Scala
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… LE MOSCHE DI XI
Per pochi yuan, il presidente cinese Xi ha comprato al mercato uno schiacciamosche e lo sbatte con forza sulla scrivania di legno ogni volta che spunta fuori il nome di un funzionario corrotto o di imprenditori che si sono arricchiti con le opere pubbliche: «La Cina è infestata di mosche da schiacciare e tigri da stanare». Nei primi cinque anni del suo regime, Xi avrebbe mandato in galera almeno 1,3 milioni di “mosche” e 280 “tigri” (Stefanini, Il Foglio).
UN SORRISO… LA BATTUTA DI RENZI
Ho letto, e riferisco, questa battuta dell’ex premier: discutibile però che induca a sorridere, «Renzi comincia a parlare di un Fiorentina-Inter di tanti anni fa. Passa il leghista Stefano Candiani e fa: “Si paga il biglietto per ascoltare?”.
Renzi: “Accetto solo prestiti” (battutona riferita al prestito dell’anziana madre di quel suo amico imprenditore, grazie al quale riuscì a comprarsi una villa a Firenze)».
OGGI VI DICO… IL BUON GOVERNO
“Quale governo, si domanda, è il migliore? Quello che c’insegna a governarci da soli.”
(Johann Wolfgang Goethe)
“Comprendere gli interessi di tutti è di un governo ordinario; il prevederli è di un grande governo.”
(Honoré de Balzac)
“Re o governanti non sono coloro che portano con sé uno scettro, ma quelli che sanno comandare.”
(Socrate)
“Il governo è come tutte le cose del mondo: per conservarlo bisogna amarlo.”
(Montesquieu)
“Le nove parole più terrificanti nella lingua inglese sono: Io sono del governo e sono qui per aiutarla.”
(Ronald Reagan)
“Dal momento che l’amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.”
(Niccolò Machiavelli)
ATTUALIZZANDO… PUTIN, LUCI E OMBRE
Bene e male su Vladimir Putin dopo vent’anni al Cremlino: su di lui si possono nutrire alcune certezze? La signora Bianca Martinelli di Bologna ha chiesto la mia opinione sul leader della Russia. Rispondo: sono abbastanza consapevole dei miei limiti, non mi inserisco nei numerosi articoli elaborati dagli studiosi delle vicende dell’ex Unione Sovietica, che purtroppo si confondono con i modesti parolai di coloro che vogliono partecipare (avventatamente) a ogni tipo di dibattito di attualità. Tuttavia alcune mie personali certezze le ho, e ve le espongo.
Ciò che apprezzo e ciò che non mi piace.
UN IMMENSO PATRIMONIO
Penso che Putin, insieme con Trump per gli Stati Uniti, abbia agito molto bene nell’interesse del suo Paese. Tutti e due sono di livello assai più alto dei loro colleghi, nel mondo. Una perplessità: a Putin vengono attribuiti 100/150 miliardi di ricchezze personali: se è vero, come se li è procurati? Poi: Putin ha 67 anni: salvo imprevedibili colpi di scena, è destinato a governare in un modo o nell’altro la Russia – per saggezza, astuzia e competenza – ancora per due o anche tre lustri. Al di là della scadenza costituzionale del 2024 (due mandati).
ECCESSI, FORSE INDISPENSABILI
Non mi piacciono però alcuni eccessi, oggettivamente indispensabili per ottenere i suoi obiettivi: la stabilità, la forza dello Stato, il rispetto della legge, l’ordine, il patriottismo. Non mi piacciono le elargizioni immense di denaro pubblico concesse ad amici e persone di sua fiducia. Disapprovo le sanzioni a suo carico, condivise dall’Italia, nocive per molte nostre aziende e per gli interessi della nostra economia. Mi piace – moltissimo – questa sua frase: “Chi non rimpiange la disgregazione dell’URSS, non ha cuore, chi vuole ricrearla così com’era, non ha cervello”.