RICORRENZE. NATI IL 13 MAGGIO

Giuliano Amato, Anastasio, Luciano Benetton, Gianni Boncompagni, Georges Braque, il Giro d’Italia, Harvey Keitel, Romelu Lukaku, Maria Teresa d’Asburgo, Papa Pio IX, Tony Renis, Giovanni Sartori, Stevie Wonder.
MORTI: Chet Baker, Gary Cooper, Doris Day.

IL PADRINO 50 ANNI DOPO

Perché “Il Padrino” dopo cinquant’anni è ancora considerato un vero capolavoro? Non è facile valutare le ragioni del suo successo costante, inesauribile. L’ho rivisto, per l’ennesima volta, venerdi sera su Sky. I critici, non sempre elogiativi, ne discutono ancora, dopo quasi mezzo secolo (è del 1972), senza trovare punti di accordo. Ho letto di metafore relative al passaggio dalla vecchia alla nuova America, dalla vecchia alla nuova Hollywood. Sarà, ma non ne sono convinto.

SOLO TRE OSCAR, POCHI!

Il Padrino vinse tre Oscar (pochi): come miglior film e miglior sceneggiatura, con Marlon Brando come miglior attore protagonista. Per me, si tratta di un capolavoro assoluto (i due seguiti, Padrino II e Padrino III, non sono allo stesso livello) e la spiegazione mi sembra più semplice, rispetto a tante astruse interpretazioni. È un capolavoro narrativo: nella prima mezz’ora o forse ora non vedo una virgola, una mezza scena, da cambiare: il regista Francis Coppola si attiene rigorosamente al libro di Mario Puzo, cosceneggiatore con lui nel film.

INDIMENTICABILE BRANDO

E il racconto conquista immediatamente il pubblico: dal fantastico matrimonio iniziale (con Brando dominante nel suo studio) al momento in cui il suo terzo figlio, Al Pacino, eroe di guerra e futuro capo del clan mafioso, uccide in un ristorante il rivale Sollozzo e il corrotto capo della polizia. Poi, il cast stellare: da Marlon Brando al giovane Pacino, da Diane Keaton a Robert Duvall, da James Caan a John Cazale… Memorabile Marlon con le guance gonfie (si riempiva la bocca di cotone, secondo altre versioni piccoli sassolini): diventò un tormentone parlare, imitandolo: grazie anche fascinosa magistrale battuta “gli farò una proposta che non potrà rifiutare”. Infine – altro merito di Puzo – la famiglia mafiosa non è descritta come un sanguinario gruppo criminale, ma sembra una famiglia qualsiasi, con gelosie, litigi, amori e debolezze simili a quelle di tutti noi.

OGGI VI DICO… IL PADRINO

“ll padrino ha cambiato la mia vita, nel bene e nel male. Mi ha sicuramente garantito una carriera cinematografica per la vecchiaia”. (Francis Ford Coppola)


“Traboccante di vita, ricco di tutte le grandi emozioni e dei fluidi vitali dell’esistenza”. (Kenneth Turan, critico cinematorafico statunitense)

“Non esiste partito, non esiste paladino, | avete visto troppe volte Il padrino”. (Fabri Fibra)


“Sono circondato da gente che sembrano comparse del padrino.“ (Woody Allen)


“Forse c’è una immagine stereotipata della Sicilia e della mafia che proviene da film come Il Padrino, ma penso che per la maggior parte delle persone la Sicilia sia molto più di questo”. (Kazuo Ishiguro)







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