Giuliano Amato, Luciano Benetton, Gianni Boncompagni, Georges Braque, Harvey Keitel, Maria Teresa d’Asburgo, Papa Pio IX, Tony Renis, Giovanni Sartori, Stevie Wonder.
Morti il 13 maggio: Chet Baker, Gary Cooper.
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… IL PARMIGIANO
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà partner di Cibo a Regola d’Arte che andrà in scena dal 16 al 19 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano. Sabato 18 maggio alle ore 12,00 Manuela Croci – giornalista Corsera – modererà il talk show dal titolo “Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche”.
A illustrare i motivi per cui la Dop è un cibo della tradizione, ma proiettato verso l’avvenire saranno Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, la nutrizionista Sara Farnetti e Paolo Venturini, atleta delle Fiamme Oro che – anche grazie all’energia del Parmigiano Reggiano – ha trionfato lo scorso 20 gennaio nella Monster Frozen: la corsa in solitaria di 39 chilometri in Jakutia, il luogo abitato più freddo del pianeta, nella Siberia orientale.
OGGI VI DICO CHE… LE SMENTITE
“Non credere mai a nulla fintanto che non è stato ufficialmente smentito.” (Otto Von Bismarck)
“Una smentita è una notizia data due volte.” (Mario Missiroli)
“La verità ha una sola faccia, credo: quella di una violenta smentita.” (Georges Bataille)
“I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico.”
(Oscar Wilde)
“La smentita è il disperato tentativo di far rientrare il dentifricio nel tubetto.” (Lore Lorentz, cabarettista tedesca)
ATTUALIZZANDO… MONTANELLI NON SMENTÌ
Indro Montanelli avrebbe potuto smentire l’intervista clamorosa che mi aveva dato, ma preferì farsi licenziare. E la sua fama durerà al minimo ancora per molti decenni. Di Indro – nato giovedì 22 aprile 1909 a Fucecchio in Toscana e morto il 22 luglio 2001 a Milano – è uscito postumo, in questi giorni, un “Dizionario” con una raccolta di sue memorabili battute, definizioni, frecciate; e tanto è bastato per suscitare attenzione e chiasso sulla sua personalità, la sua indipendenza intellettuale, le indomabili opinioni controcorrente.
L’INTERVISTA PER “IL MONDO”
Invece di ricordare le battute che più mi hanno deliziato, desidero confidarvi un episodio che mi riguarda. Negli ultimi decenni spesso ho avuto l’occasione di rievocare un’intervista che Montanelli mi concesse, per “Il Mondo”, negli anni 70. Indro allora era la storica prima firma del Corriere, molto scontento della gestione editoriale della proprietaria Giulia Maria Crespi e della direzione, che considerava di ultrasinistra, di Piero Ottone. Nell’intervista – che mi diede a Roma accogliendomi nella sua casa in piazza Navona – si sfogò con durezza e annunciò il suo progetto (cosa che si realizzò dopo alcuni mesi) di fondare un antiCorriere – il Giornale – destinato alla borghesia delusa dal nuovo corso di via Solferino.
IL LICENZIAMENTO
Esplose un clamore enorme, Montanelli fu licenziato. Ebbene, ancor più che la soddisfazione personale per lo scoop, in cuore mi è rimasta la stima, congiunta all’ammirazione, per il comportamento del grande giornalista. Per sedare il clamore e comunque lanciare un avvertimento ed esprimere il suo malcontento, a Indro sarebbe bastata un’ambigua smentita: come facevano allora, e fanno tuttora, molti politici e giornalisti, imprenditori e celebrità dello spettacolo.
TUTTI AVREBBERO CREDUTO A LUI…
Indro, no. Neanche una riga. Eppure ovviamente tutti, in caso di smentita, avrebbero creduto a lui, personaggio autorevole e prestigioso, non certo al pischello (io) che aveva raccolto l’intervista.