Giuseppe Giusti, Katharine Hepburn, Andrew Howe, Silvio Spaventa, Zdenek Zeman
MORTI: Zeno Colò, Perry Como, Didi, Arturo Carlo Jemolo, Mia Martini, San Pancrazio, Erich von Stroheim
INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… LA FIGLIA DI PRANDELLI
«L’unica preoccupazione seria è per mia figlia. Lavora per l’Onu come operatrice umanitaria e in questo momento si trova a Mogadiscio dove vive come tutti i suoi colleghi in un camper. La Somalia è uno dei Paesi africani più caldi per via di una guerra infinita e del terrorismo. Proprio pochi giorni fa c’è stato un attacco ad un convoglio di militari italiani. Lei è una ragazza in gamba e coraggiosa, ma ogni volta che suona il telefono in orari un po’ strani, il cuore comincia a ballarmi la rumba nel petto. Mi pare normale per un padre» (Cesare Prandelli a Marco Bernardini)
OGGI VI DICO… IL TERRORISMO
“Quando il terrorismo perde, non solo non fa la rivoluzione ma agisce come elemento di conservazione, ovvero di rallentamento dei processi di cambiamento.” (Umberto Eco)
“Il terrorismo e l’inganno sono le armi non già dei forti, ma dei deboli.” (Mahatma Gandhi)
“Il problema del terrorismo non si risolverà uccidendo i terroristi, ma eliminando le ragioni che li rendono tali.” (Tiziano Terzani)
“Le bombe non risolvono la questione, se non si eliminano le radici dalle quali scaturisce il terrorismo.” (Andrea Camilleri)
“E’ nostra profonda convinzione che nessun sistema di prevenzione o di repressione del terrorismo potrà assicurarci la vita libera e pacifica alla quale aspiriamo, se esso non sarà combattuto con l’azione politica e diplomatica là dove esso nasce.” (Bettino Craxi)
SORRISI, SMORFIE, LACRIME… ELISABETTA IN CLAUSURA
Per una regina senza poteri, come è quella d’Inghilterra, sparire dalla circolazione può essere l’anticamera della fine. La regina deve esserci e farsi vedere. Di qui, l’allargamento dei finestrini della Rolls Royce, gli abiti dai colori vistosi, i cappellini. La regina Vittoria, essendosi isolata nel suo palazzo, trovò appesi ai cancelli di Buckingham Palace cartelli con la scritta: «Vendesi per assenza del proprietario». Massimo è dunque il pericolo per la monarchia, in questo momento, dato che la sovrana e la sua famiglia sono costretti a star chiusi per colpa dell’epidemia. Ed è per questo che, per ben due volte, Elisabetta ha parlato. Discorsi forti, destinati a rimanere impressi. E a far vedere che la regina c’è [Sabadin, La Stampa].
ATTUALIZZANDO… LA LIBERAZIONE DI SILVIA NEOISLAMICA
Vorrei essere sicuro che Silvia Romano, neoislamica, non sia vicina o complice dei terroristi rapitori. Sul clamoroso e (giustamente) discusso caso di Silvia si farà fatica a sottolineare i fatti oggettivamente certi, in attesa che si capisca qualcosa di più. Vorrei provarci, esprimendo le mie libere e personali opinioni.
OPINIONI CRITICHE
Scrive da Genova Marina Montolivo Poletti: “Non ho simpatia per chi concepisce il volontariato umanitario solo in posti esotici, pericolosi e avventurosi. C’è molto bisogno di volontariato anche qui, meno narcisista ed emozionante, ma molto più utile. Questo però è un problema mio, un’opinione. Ma quello che non capisco è perchè sequestrino i beni ai rapiti in patria, per il sacrosanto motivo di bloccare questo commercio (e infatti è finita la drammatica stagione dei rapimenti) e poi bisogna pagare fior di milioni per una cretina autoriferita che va volontariamente, spontaneamente a rischiare la pelle. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità e lo Stato paghi solo per il rilascio di chi in quei paesi deve andare per incarico ufficiale…”.
TRE FATTI, TRE RIFLESSIONI
Concordo su tutto, tranne su quello sferzante epiteto “cretina”. E passo ai fatti e alle mie riflessioni: 1. Silvia è stata liberata. Siamo tutti felici: per quanto mi riguarda soprattutto per i genitori, disperati fino a ieri. 2. È stato pagato un riscatto. Il nostro Stato, a differenza di altri, è incapace di stabilire una linea politica: affonda nelle contraddizioni. È vergognoso ad esempio che per Aldo Moro non ci sia stata alcuna pietà, e si paghi denaro ad altri terroristi: per Silvia e altri come lei, che fanno scelte di vita, evitabili, senza assumersi le relative responsabilità. 3. È tornata vestita da islamica, proclamando la sua conversione. Con ingratitudine esibizionistica verso chi l’ha generosamente salvata, non dovendolo fare. Infine, non mi interessa se sia incinta o no: fatti suoi. Mi interessa sapere con certezza che, da neo islamica, non sia oggi vicina (o complice!) ai terroristi che l’hanno rapita.