RICORRENZE… NATI IL 10 DICEMBRE

Emily Dickinson, Gonzalo Higuain, Ada Lovelace, Wanda Nara, Peppino Prisco.
MORTI: Averroè, Karl Drais(inventore della bicicletta),
Alfred Nobel, Nuvola Rossa, Augusto Pinochet, Luigi Pirandello, Otis Redding, Paolo Uccello.

 

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… IL RETRO DELLA TELA

«Perché molti artisti dipingevano anche sul retro delle loro tele? Non sarebbe stato più logico usare un’altra tela? Le spiegazioni sono due: o l’artista era talmente povero da non potersi permettere la seconda tela o voleva dare un doppio messaggio. Nella pittura fiamminga veniva dipinta una natura morta sul fronte e una donna nuda sul retro, così il nobile acquirente sceglieva da che parte girare il quadro appeso in camera» (Chiara Cesarin, direttrice dei Musei civici di Bassano del Grappa, a Stefano Lorenzetto, Corriere della sera).

UN SORRISO… VELASQUEZ

Da Ruspoli, in via del Corso, a Roma, c’è una bellissima mostra dove si possono ammirare alcuni magnifici quadri del grande pittore spagnolo Velázquez. Passando davanti all’ingresso, ho origliato il dialogo di due romoletti, con orecchino e testa rasata, che stavano fermi a leggere l’insegna della mostra. Uno diceva all’altro: “Ma ‘sto Velázquez non era il terzino del Real Madrid?”» [Enrico Vanzina, Commedia all’italiana, Newton Editori].

 

 

 

OGGI VI DICO… GLI ARTISTI

“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.”
(Pablo Picasso)

“Se c’è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell’infinito e del vago che chiamano anima, questa è l’arte.”
(Gustave Flaubert)

“I grandi artisti sono quelli che impongono all’umanità la loro particolare illusione.”
(Guy De Maupassant)

“Io mi definisco “anar¬ti¬sta” invece di arti¬sta, o meglio ancora, “respi¬ra¬tore”. La mia atti¬vità con¬si¬ste, sem¬pli¬ce¬mente, nel vivere.”
(Marcel Duchamp)

“Fra tutti i tipi dell’essere umano, soltanto l’artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.”
(George Orwell)

ATTUALIZZANDO… LA BANANA DI CATTELAN

Arte impazzita, 150mila dollari per la banana di Cattelan. Meglio mangiarsela prima che marcisca…! Certo ci sono eccessi incomprensibili, nell’arte ultra moderna.
Vi propongo questa curiosità: si chiama “Comedian” la nuova opera di Maurizio Cattelan, l’artista padovano famoso nel mondo per “America”, il gabinetto in oro massiccio da 18 carati. Si tratta di una banana, vera, attaccata al muro con del nastro adesivo ed è esposta all’Art Basel di Miami Beach. Nonostante i dubbi sollevati sull’artisticità dell’installazione, ne sono già state vendute due copie a 120mila dollari l’una.

E IL PREZZO AUMENTA…

L’ultima copia era invece ancora disponibile, ma a un prezzo maggiorato grazie alle entusiasmate offerte: 150mila dollari. Sul significato Perrotin, il fondatore della nota galleria, Perrotin, ha cercato di mettere a tacere le polemiche.
“Le banane sono un simbolo del commercio globale – si legge su Instagram – e un dispositivo classico dell’umorismo, hanno quindi un doppio significato”. Inoltre, ha continuato, “Cattelan ha l’abitudine di comprare una banana in ogni luogo che visita, per poi appenderla nella stanza d’albergo e prenderne ispirazione”.

LA BANANA MARCISCE

Cosa dire? Rispetto la banana di Cattelan, se è motivo di ispirazione: su questo non si discute, come sul gabinetto d’oro (prezioso per tutti, anche se non è aureo).
E vi assicuro che ammiro Leonardo e Raffaello, Michelangelo e Giotto, ma anche innovatori come Van Gogh, Picasso, Modigliani. Ma se vedo una banana attaccata con lo scotch al muro, beh, sono un vecchietto di gusti semplici: stacco lo scotch e me la mangio. Non ho 150mila dollari e se li avessi saprei come meglio utilizzarli. La banana, poi, in sette giorni marcirebbe e sarebbe un peccato, altro che umorismo e fantasie trasgressive.
La stessa idea è venuta a un pittore americano, che ha strappato la banana dal muro e l’ha mangiata. Non sarà querelato.

cesare@lamescolanza.com