15 aprile 1452: nasce Leonardo da Vinci. 15 aprile 1980: muore Jean-Paul Sartre. 15 aprile 1894: nasce Nikita Sergeevic Krusciov.
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… DONNE MAL RETRIBUITE
Goldman Sachs paga le dipendenti donne in media il 50,6% in meno rispetto ai dipendenti uomini. Un divario in diminuzione rispetto al 56% dell’anno scorso. Per i bonus di fine anno la differenza uomo/donna arriva al 66,7% [Hellier, Bloomberg].
OGGI VI DICO CHE… PUNTI DI VISTA
“Niente è bello sotto tutti i punti di vista”. (Orazio)
“Non limitarti a guardare una cosa, e da un solo punto di vista: volgiti anche ad altre e osservale bene”.
(Marco Aurelio)
“Possiamo lamentarci perché i roseti hanno le spine o rallegrarci perché i cespugli spinosi hanno le rose. Dipende dai punti di vista”. (Abraham Lincoln)
“Ogni cosa e’ fatta di tre punti di vista: Il mio, il suo, e la verità”. (Oriana Fallaci)
“Ti sottrae al potere e quindi al fango. Ti avvicina al punto di vista di Dio”.
(Fabrizio De André sull’emarginazione)
ATTUALIZZANDO… UNA STORIELLA
A parte i (rarissimi) delitti perfetti, non c’è episodio della nostra vita che non possa essere considerato secondo contraddittori, opposti punti di vista. Questa domanda mi è tornata in mente alcuni giorni fa, rileggendo
una simpatica e irriverente storiella, il dialogo tra un saggio maestro spirituale e il suo giovane allievo, desideroso di sapere. Eccola.
«Maestro», chiede il giovane «che cos’è la scienza?».
«La scienza» sorride il maestro, «è cercare un gatto nero in una stanza buia».
SCIENZA, FILOSOFIA, RELIGIONE
«Capisco, e la filosofia?» chiede ancora il giovane.
«La filosofia è chiedersi perché cerchiamo un gatto nero in una stanza buia».
«Ma allora maestro la religione, che cosa sarebbe la religione?» continua l’allievo, sempre più curioso.
«Anche la religione cerca il suo gatto nero, ma il gatto non c’è».
LA PSICOLOGIA E IL GATTO
«E mi dica maestro, cos’è la psicologia?».
«La psicologia? La psicologia» sorride il maestro, è cercare un gatto nero in una stanza buia dove il gatto non c’è… ma si finisce per trovarlo lo stesso». (Da Massimo Silvano Galli, narratore e poeta, drammaturgo e regista, nonché specialista a Milano di pedagogia clinica).
LA LOGICA DELL’ANTICA INDIA
La logica antica stabiliva un principio diverso: qualunque affermazione o è vera o è falsa (tertium non datur). La logica moderna va oltre: un’affermazione può essere vera o falsa o ”indecidibile”. La logica dell’antica India prevede addirittura sette categorie di analisi: 1. Può darsi che sia; 2. Può darsi che non sia; 3. Può darsi che sia, ma non è; 4. Può darsi che sia indeterminato; 5. Può darsi che sia ma è indeterminato; 6. Può darsi che non sia ma è indeterminato; 7. Può darsi che sia e che non sia ed è anche indeterminato. (Per saperne di
più, leggete John D. Barrow, ‘La luna nel pozzo cosmico. Contare, pensare ed essere’, Adelphi).