Ottant’anni fa, lunedì 27 febbraio 1939. Muore a Mosca, a 70 anni, la rivoluzionaria e pedagogista Nadežda Konstantinovna Krupskaja, vedova di Vladimir Lenin (1870-1924).
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… CHRISTIAN DE SICA SUL VASETTO
Inverno 1953. Christian De Sica (anni due) si trova sul vasetto per fare popò. Siccome non si decide a ultimare l’operazione, un amico di famiglia gli siede accanto, sul vasetto del fratello Manuel (anni quattro). Non si sa se a condizionarlo sia il fatto che l’amico è Montgomery Clift (la star hollywoodiana che in quei giorni, diretto da papà Vittorio, gira Stazione Termini); fatto sta che il sistema funziona. “Con un solo inconveniente. Da quel giorno, se non c’era Montgomery Clift, io non facevo più popò”» [Christian De Sica a Paolo Scotti, Il Giornale].
OGGI VI DICO CHE…CONDUTTORI TELEVISIVI
“Purtroppo negli occhi di molti conduttori vedo il vuoto pneumatico di chi i giornali li sfoglia solo dal parrucchiere.” (Renzo Arbore)
“In questo mestiere [fare televisione] l’unico vero grande sovrano è il pubblico.” (Carlo Conti)
“Mike Bongiorno: da quiz all’eternità.” (Roberto Gervaso)
“Questo lavoro si fa soltanto quando si è felici.” (Pippo Baudo)
“La telecamera per me – posso dirlo? – è come un orgasmo.” (Emilio Fede)
ATTUALIZZANDO… I CONDUTTORI IN TIVU? LARGO AL POPOLO!
Largo al popolo e a volti nuovi per presentare i programmi in tv: si potrebbe rivoluzionare la conduzione di importanti programmi televisivi.
Ho ricevuto una divertente lettera, firmata dall’insegnante Agata Rossini (erede del celebre compositore?) da Pesaro, che mi dedica alcuni lusinghieri apprezzamenti e poi mi chiede, con elegante perfidia, se mi sia bevuto il cervello, per aver scritto che “chiunque” sarebbe in grado di condurre i programmi televisivi.
RISPONDO A UNA LETTRICE…
Gentile professoressa, non è proprio così. Sono consapevole che la mia proposta possa apparire bizzarra e provocatoria. Ma sono anche persuaso che funzionerebbe, con notevole risparmio (nel caso della Rai), del pubblico denaro. Alcuni programmi hanno conduttori insostituibili: ad esempio, per scienza e cultura, Piero e Alberto Angela; per le inchieste, Milena Gabanelli; per “Domenica in”, l’estro di Mara Venier… E pochi altri.
FAZIO E GILETTI, SOSTITUIBILISSIMI. E ANCHE AL FESTIVAL…
Ma i conduttori di quasi tutti i talk show sì, sono sostituibilissimi. Così come il melenso Fabio Fazio o l’arrogante Massimo Giletti. E anche il Festival di Sanremo: ormai non ha più bisogno di un conduttore/star (si è visto anche quest’anno). Bastano buone o modeste canzoni, un paio di ospiti di grido per sera, un comico (ricerca difficile), due valletti, maschio e femmina, affascinanti; e soprattutto una formula a eliminazione, cruda, spietata.
LA MIA PROPOSTA, UNA LOTTERIA
La mia proposta è semplice: largo al popolo, con un concorso per la ricerca degli sconosciuti. Meglio una lotteria: si venderebbero milioni di biglietti e si finanzierebbero i programmi, evitando orribili sprechi e indecenti speculazioni. I primi dieci, o venti o trenta, vincitori dovrebbero essere preparati, vestiti, pettinati, eccetera, secondo regole tradizionali per comportamenti elementari. E voilá: ecco uno di noi, un volto nuovo e interessante, pronto a esibirsi sul palco.