Domenica 1° maggio 1994. Muore a 34 anni all’Ospedale Maggiore di Bologna, dopo essersi schiantato a bordo della sua Williams alla curva del Tamburello del circuito di Imola durante il Gran premio di San Marino, il grande pilota automobilistico brasiliano Ayrton Senna, vincitore, con la scuderia McLaren, di tre campionati mondiali di Formula 1 (1988, 1990, 1991).
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… CITATI STRONCA EINAUDI
Pietro Citati, intervistato da Antonio Gnoli, ha parlato malissimo di Giulio Einaudi. «Non sapeva niente. Durante certi pranzi infastidiva i commensali – da Fruttero a Manganelli – rovistando nei loro piatti». «Però sapeva scegliersi gli uomini. E aveva il dono di capire se un libro poteva aspirare al successo. Non è poco per un editore…”
OGGI VI DICO CHE… L’IMPREVEDIBILITÀ’
“Vivere è un’arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti”.
(Marco Aurelio)
“L’irregolarità, ossia l’imprevisto, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza”.
(Charles Baudelaire)
“Anche l’imprevedibilità può diventare monotona”.
(Eric Hoffer, filosofo americano)
“La vita è sempre trionfo dell’improbabile e miracolo dell’imprevisto”.
(Henri de Lubac, teologo francese)
“Il bello è l’imprevedibile”.
(Thomas Bernhard, scrittore austriaco)
IL PAPA SFRATTA L’OSSERVATORE ROMANO
“Il giornale Vaticano in esilio dopo 90 anni. Bergoglio non si ferma più. La storica testata, che ha da poco cambiato direttore, cambia pure la sede. Oggi sarà comunicato ai dipendenti il clamoroso trasferimento fuori dalle Sacre Mura. A papa Francesco interessa di più “la Repubblica’” (Gandola, La Verità).
LE ACCUSE INCREDIBILI A FRANCO ROMEO
Franco Romeo, il celebre chirurgo, aggredito da accuse senza consistenza. Vero è che, ormai, ogni giorno ci si può aspettare qualsiasi cosa: come la notizia del Papa che sfratta il suo giornale (e preferisce chiacchierare con Eugenio Scalfari…).Però ci sono notizie che lasciano ancor più interdetti, stupefatti. Come le accuse al cardiochirurgo Romeo.
UNA BOLLA DI SAPONE!
Le accuse si ridurranno presto, come si dice popolarescamente, a una bolla di sapone. Conosco molto bene Romeo, la sua fama internazionale: di lui si parla come di un possibile premio Nobel (per aver tentato, tra l’altro, un intervento innovativo difficilissimo, mai provato da nessuno, nè prima nè dopo di lui).
DUE LISTE DI ATTESA?
Vado per ordine. Romeo è stato accusato, in quanto responsabile del reparto di Tor Vergata a Roma, da un medico interno, di avere tenuto due liste di attesa per gli interventi, una per i pazienti comuni, l’altra per amici e conoscenti; e di aver favorito, in particolare, Marcello Dell’Utri.
LA REPLICA INDIGNATA
La replica è giustamente indignata. “Basta bugie, non svolgo per scelta attività privata, non ho conflitti di interesse”, “Da noi c’è una sola lista di attesa che è informatizzata e i pazienti sono chiamati in base ai criteri di priorità”, “La denuncia l’ha fatta un ricercatore nei confronti del quale ho chiesto un provvedimento disciplinare.” “Il reparto di cardiologia di Tor Vergata è un’eccellenza a livello internazionale e lavora h24, tutte le urgenze vengono fatte on line: posso decidere, proprio perché non ho alcun conflitto di interesse, che uno venga prima di un altro, ma solo in base alle priorità e all’urgenza. Se mi arriva un paziente che ha necessità impellente, che sta male, io come direttore ho la responsabilità e la discrezionalità di intervenire prima, devo farlo”. “È l’ennesima, clamorosa, fake news contro l’ospedale è andrò fino in fondo “.
L’INSINUAZIONE SU DELL’UTRI
“Non ho favorito Dell’Utri. Il Tribunale di Sorveglianza aveva scritto a Direzioni sanitarie di diversi ospedali, poi Dell’Utri è stato ricoverato altrove. Come avrei potuto favorirlo?”
Niente da aggiungere. Non riesco però a capire le accuse: superficialità, rivalse e risentimenti, solo pressapochismo verso un professionista stimato in mezzo mondo?