OVVI VI DICO CHE… FARE O PARLARE?

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
(San Francesco d’Assisi)

Tu sei quello che fai, non quello che dici di fare.
(Carl Gustav Jung – psichiatra e antropologo svizzero)

Le parole non significano niente. L’azione è l’unica cosa. Fare. Questa è l’unica cosa.
(Ernest Gaines – autore americano)

La verità è che si sa sempre cosa è meglio fare. La cosa difficile e farla.
(Norman Schwarzkopf – generale statunitense)

Tra il dire e il fare c’é di mezzo il mare (Antico proverbio popolare).

ATTUALIZZANDO… LA RAGGI E ORFEO

Virginia Raggi e Mario Orfeo potrebbero, con un minimo di sapienza, conquistare un certo consenso da parte dei loro innumerevoli critici e dell’opinione pubblica.

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UN DIFETTO IN COMUNE

La strana coppia, a mio discutibile parere, ha un evidente difetto in comune. Non conosco la signora Raggi, ma l’ho sostenuta;  e non mi piace il violento attacco concentrico, di cui è vittima dal primo giorno del suo mandato di sindaca di Roma. Conosco bene Mario Orfeo, lo stimo professionalmente e lo assimilo a Ferruccio de Bortoli e Paolo Mieli anche per la capacità di navigazione, come ha dimostrato passando – sempre in ascesa – da Il Mattino al Messaggero, al tigi2 e al tigi1 e infine alla direzione generale della Rai.


L’INFERNO DI ROMA, L’INFERNO DELLA RAI

 L’inferno di Roma, ecco,  è simile all’inferno della Rai. E tutti e due, se ben consigliati, avrebbero dovuto dire: “Nessuno può fare miracoli e anch’io non ne farò. Però vi prometto che gradualmente cercherò di risolvere i problemi, uno per volta. Il primo sara…”

 

 

 


UN MALEDETTO PROBLEMA PER VOLTA

Quale problema affrontare per primo? Per la Raggi, ampia possibilità di scelta: buche, trasporti, immondizie…A seguire, l’inferno lasciato da chi l’ha preceduta.  Per Orfeo: distacco dalla politica, servizio pubblico, moralizzazione, ecc. A seguire, l’inferno della Rai che nessuno ha saputo risolvere, da Biagio Agnes  in poi.   In parole povere: passano i mesi, cara sindaca e caro direttore generale, volete farla una cosa – almeno una! – che sia subito di interesse generale e, fra dieci o vent’anni, resti nella memoria di tutti? Una, perdiana,  una maledetta cosa, subito? Volete cominciare a risolvere un problema, almeno uno?


RAGGI E ORFEO, MERITI DA RICONOSCERE

Per correttezza, debbo aggiungere che la sindaca lavora con onestà, qualità rara. E Orfeo sta facendo una cosa per me interessante: stop alle assunzioni esterne (costose, arbitrarie), valorizzazione delle buone risorse interne. C’è anche un problema di buona comunicazione (assente sia nel Comune sia in Rai). Perché è indispensabile acquisire consenso e avere credibilità. Dimostrare che ci si distingue da chi parla e parla a vuoto, e si riesce a fare qualcosa di buono.

 


SVEGLIA, RAGAZZI!

Purtroppo, sia per il governo di Roma sia per la gestione della Rai, l’immagine continua ad essere pessima. Il marasma sembra identico, nessuno (giustamente) vi perdona niente, cara Virginia e caro Mario: siamo tutti impazienti di vedere risultati concreti. E perciò insisto, dall’alto – o forse dal basso – della mia età senile e vi dico: sveglia, ragazzi!

 

 

 

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