“Il talento, è l’audacia, lo spirito libero, le idee ampie.” (Anton Cechov)
“Il talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire; il genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere.” (Arthur Schopenhauer)
“Ma a volte, il talento non vale niente. Ci sono migliaia di persone là fuori senza talento che fanno un’infinità di dollari. E purtroppo, un numero uguale di artisti geniali il cui nome e voci non sentiremo mai.” (Paul Hudson – annunciatore televisivo inglese)
“Molti talenti si sono persi nella nostra società, unicamente perché questi talenti portavano una gonna.” (Shirley Chisholm)
ATTUALIZZANDO… DUE FILM NEL WEEK END
Temo che il cinema italiano non riuscirà a riprendersi facilmente. Sarò pessimista, ma come sempre vi darò la mia opinione schietta, nuda e cruda. Nel week end ho visto due film: “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” e “Come un gatto in tangenziale”.
LE RECENSIONI DI MARIAROSA MANCUSO
Il primo ha un titolo noioso, arido: non sarei mai andato a vederlo, ma ho la fortuna di seguire, sul “Foglio”, le recensioni di Mariarosa Mancuso. Questa straordinaria critica sarà anche – non nego – una tipa snob, elitaria, erudita, che a volte si incarta. Ma è una delizia, non sbaglia un colpo.
IL REGISTA DI “IN BRUGES”..:
Mi ha ricordato che il regista e sceneggiatore è quello di “In Bruges”, un altro capolavoro di qualche anno fa. E la protagonista è – moglie di uno dei fratelli Coen – la stessa attrice del formidabile “Fargo”. Cosi, sono corso al cinema, come suggerito dalla signora Mancuso. Fantastico film! Non una parola superflua, zero retorica, zero enfasi. Sceneggiatura da antologia, interpretazioni da Oscar.
COME IL GATTO IN TANGENZIALE
Il giorno dopo sono andato a vedere “Il gatto”: lieve, carino, piacevole. Una mezza mentina. Il mio rammarico – amaro – è che l’immenso talento di Antonio Albanese non è utilizzato e valorizzato come meriterebbe. Gli manca un Vittorio De Sica o un Federico Fellini, che capiscano la sua grande qualitá. (Anche Paola Cortellesi è bravissima e incompiuta).
ALBANESE, CORTELLESSI, VERDONE. TALENTI INCOMPIUTI?
Ed è grasso che cola, questa commediola lieve e garbata – a confronto con tante schifezze indifendibili. Non ho il coraggio di andare a vedere l’ultimo Carlo Verdone (“Benedetta follia”), ch’era un mio idolo, e ora – da tempo – sta massacrando l’estrosa genialità di una volta.