“Renzi, non soddisfatto, bontà sua, dice però che non si può fare una lettura politica del voto… E lui che lettura ci suggerisce? Ginnica? Enologica? Etrusca?” (Daniele Capezzone, nella sua newsletter “Giuditta’s files”).
ATTUALIZZANDO… LE PAGELLE DEL CORRIERE
Ieri vi ho proposto le mie pagelle, i miei voti, i miei giudizi. Dovunque, in televisione nel web e nei giornali, sarete stati alluvionati dalle valutazioni e dalle opinioni di mezzo mondo. Per stima e rispetto verso Pierluigi Battista e il grande caricaturista Giannelli, vi segnalo le pagelle del “Corriere della Sera”:
Berlusconi 4, Merola 4, Borgonzoni 7, Raggi 8, Giachetti 6, Appendino 8+, Fassino 6-, Airaudo 3.
Grillo 7, Renzi 5, Fassina 4, Meloni 3, Marchini 3, Salvini 4, Sala 7, Parisi 8, De Magistris 8, De Luca 9.
Sostanzialmente sono d’accordo, salvo che per la spietatezza del giudizio sulla Meloni, che certamente sarebbe arrivata al ballottaggio se fosse stata sostenuta da un centro destra compatto. Non credo che Bertolaso e/o Marchini sarebbero riusciti nell’impresa.
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RAGGI DI LUCE NEL CIELO DI ROMA
Sorridete pure, se pensate a un mio tono esageratamente lirico. Premetto che non conosco la futura sindaca di Roma e che non voto dal 1994 e neanche questa volta voterò. Ma penso che se Roma ha una possibilità di salvezza a breve, per lo meno possiamo confidare nelle grandi pulizie di casa che la Raggi farà il giorno dopo le elezioni. Un riferimento per tutto: ha detto che non approva il progetto delle Olimpiadi a Roma nel 2024. Eccellente. Non fosse altro perché il progetto è stilato dall’intramontabile marpione Luca di Montezemolo che già ci rovinò con il campionato del mondo nel 1990; non fosse altro perché il progetto è solo una montatura ma non sarà mai approvato dalle autorità sportive competenti. Tutti voi sapete quanto ami Francesco Totti, e rivendico di essere stato il primo, in questo umile diario, a sostenerlo di fronte all’arroganza di Pallotta, Spalletti e degli altri dirigenti della Roma. Oggi Totti annuncia che voterà per Giachetti perché Giachetti sostiene l’utopia delle Olimpiadi. Ebbene, con la mia indipendenza di mente (che prima o poi mi fa litigare con l’universo mondo), dico a Francesco che questa battuta poteva risparmiarsela.
“GLI ITALIANI CORRONO SEMPRE IN SOCCORSO DEL VINCITORE”
Questa frase sublime è attribuita spesso a Elio Flaiano e a Leo Longanesi, in realtà si tratta di un pensiero di Bruno Barilli. Sublime, comunque! E debbo dire che, a fronte della mia abituale criticità verso Renzi, sono sconcertato dalla corsa quasi generale degli italiani, che oggi stanno abbandonando il premier, per andare in soccorso del vincente Movimento 5 stelle. Posso rivendicare che da molto tempo scrivo e ribadisco che l’unica speranza che ci resta è riposta nel Movimento di Beppe Grillo? E che Beppe Grillo ha comunque il merito storico di aver costituito un riferimento per tutti gli italiani scontenti, evitando una pericolosa deriva verso ribellioni e contestazioni extra parlamentari? Non lo scrivo dopo aver aspettato astutamente l’esito trionfale del voto romano. Spero che Grillo, la Raggi, la Appendino, gli ottimi Di Battista, Di Maio, Fico e tanti altri, sappiano resistere alle leccate che a lingua protesa ormai si intravedono da ogni parte.
IL DESTINO DI RENZI / EZIO MAURO DIXIT
Due riflessioni sull’editoriale – un componimento, un saggio, di Ezio Mauro, su “La Repubblica”, a proposito di Renzi e del pd mal governato. La prima non c’entra niente con la politica, ma riguarda il giornalismo post internet. L’articolo di Mauro, più alluvionale delle abituali performance di Ernesto Galli della Loggia, mi spinge a una domanda: quanti lettori sono disposti a seguire la paginona occupata, sia pure magistralmente, dall’ex direttore? I giornali di domani dunque diventeranno fogli di opinioni e lasceranno l’informazione, e i commenti più brevi e sintetici, al web?
Quanto al significato politico, l’articolessa di Ezio Mauro potrebbe essere un intervento alla Camera, degno di un’analisi (che non si trova da nessuna parte) del segretario del pd o di qualsiasi altro leader politico. È un pezzo di antologia, oggettivo, severo e incalzante quanto è giusto. Un’unica riserva: Ezio scrive con toni romantici e utopistici, è un grande sostenitore del pd, o meglio, di un partito di vera sinistra, potrebbe esserne lui il segretario, ma a me sembra che la realtà gli sfugga, per troppo amore deluso, sotto gli occhi. Il pd non è più un partito di sinistra. Raccoglie ex democristiani, ex cattocomunisti, comunque i borghesi conservatori che diffidano delle novità: la riprova arriva, cruda e netta, dall’analisi dei risultati. Per il pd si vota in massa nei centri delle città, i più agiati e snob; nelle periferie il tracollo è totale. Dov’è la sinistra, esiste ancora una sinistra?
INTER CINESE, MORATTI SI CONGEDA?
Conosco i Moratti, Gian Marco e Massimo Moratti, da quando eravamo più vicini ai trent’anni che ai quaranta. Scriverò a Massimo una lettera ma desidero dirglielo anche pubblicamente: mi dispiace molto se, come dicono, si allontanerà definitivamente dall’Inter, per un paio d’anni affidata all’imperscrutabile Thohir e oggi conquistata dai cinesi. La squadra di Massimo ha dato splendore al calcio. È riuscita a superare i trionfi del suo straordinario papà, Angelo. Finisce un ciclo e non è affatto detto che la montagna di denari (sarà vero?) in arrivo dalla Cina, sarà sufficiente a far tornare questo mitico club ai trionfi morattiani.
THIAGO MOTTA, PERCHÉ TANTO LIVORE?
Davvero non capisco perché, con preoccupante maggioranza, i critici, gli esperti, i saputelli e saputoni del calcio, ce l’abbiamo tanto con il mio idolo, Thiago, ex campionissimo del Genoa. Premetto che Motta ha vinto scudetti e coppe in numero superiore a quello di qualsiasi altro giocatore della nazionale e del campionato, a cominciare da Buffon – che gli è secondo. Ma lo avete mai osservato con attenzione? Molti allenatori sì e perciò se lo tengono stretto. Thiago è sempre smarcato, è un punto di riferimento costante per i compagni, non è un regista classico, ma è l’uomo a cui i compagni possono dare il pallone sempre per prendere fiato, e lui non spreca quasi mai le sue giocate. Tutto questo avrà un valore o no? Mi auguro che Conte lo faccia giocare nell’ormai imminente campionato europeo insieme con De Rossi, ugualmente magnifico e prezioso, e non capisco perché uno debba escludere l’altro.
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07.06.2016