“Potevi fare una cosa e non l’hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell’oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo.”(Susanna Tamaro)
“Metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va.” (Lucio Anneo Seneca)
“È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato.”(J.R.R. Tolkien)
“Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono; ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere.” (Paulo Coelho)
ATTUALIZZANDO… LO STADIO DELLA ROMA SLITTA AL 2018
“Progetto tutto da rifare”, titola il Messaggero. E genialmente aggiunge: “Come nel gioco dell’oca”. Dalla Conferenza dei Servizi è arrivata una sonora bocciatura, come prevedibile.
.
.
.
AMO LA ROMA, PERÒ…
Alla Roma sono affezionato perché giornalisticamente mi sono svezzato, seguendone gli allenamenti, ogni giorno, più di cinquant’anni fa, appena assunto al mio (adorato) Corriere dello Sport. In questa rubrica mi sono occupato molte volte della telenovela dello stadio, prevedendone – facilmente – l’amara conclusione. Bastava un pizzico di realismo. Mi sono beccato anche qualche insulto da ultrà giallorossi: c’è stato perfino chi ha strillato che la giunta Raggi non contava assolutamente nulla!
CON UN PIZZICO DI REALISMO…
… si poteva prevedere in tutta tranquillità che un progetto tanto mastodontico, e speculativo, avrebbe incontrato estenuanti difficoltà, quasi certamente insuperabili. Difatti: cito ancora dal Messaggero, da una gran bella e chiara cronaca di Lorenzo De Cicco: 48% il taglio delle cubature previsto nell’accordo; 59% la riduzione prevista per il Business pari; 598 mila i metri cubi complessivi del nuovo progetto.
.
STADIO O SPECULAZIONE?
Non so proprio più con quali parole dirlo: o vuoi fare uno stadio, e presenti un progetto adeguato, persuasivo e trasparente; o pensi di prendere lo stadio come un pretesto popolare per una gigantesca speculazione, tre torri e quant’altro, e prima o poi vai a sbattere contro gli ostacoli, arrivi alla fine che adesso è sotto gli occhi di tutti. “Adesso l’iter dovrà ripartire da zero e il Comune dovrà approvare entro giugno la nuova delibera sull’interesse pubblico”… Come nel gioco dell’oca.
STADIO CAOS, PROGETTO DISASTRO…
Ecco la situazione: “Polemica a distanza tra Regione e Campidoglio: in 7 mesi costretti a decifrare pareri contraddittori. / Resta lo scoglio delle opere tagliate dopo l’accordo: per i tecnici devono essere contestuali a negozi e uffici. / Tutte le infrastrutture saltate: niente ponte sopra il Tevere, stazione ferroviaria Roma lido non più ampliata, via i quattro pontili sul Tevere vicini all’impianto, nessun sottopasso ferroviario in via Luigi Dasti.
E ora? Dicono che il cantiere sarà aperto nella primavera del 2018. Sará! Chi vuol esser lieto sia, del domani non v’è certezza.
CARA ROMA, BASTA COL MASOCHISMO
I problemi della Roma sono due. Il primo: il vero interesse di James Pallotta, nell’assumere il controllo della Roma, era – ed è – il progetto dello stadio, con tutti gli ampliamenti speculativi annessi e connessi. Credo che per il club non sia positivo avere un proprietario/presidente al di là dell’Oceano, distante dalla squadra e dai manager, inconsapevole o mal consigliato (vedi il caso Totti) e attento più al suo interesse immobiliare che alla valorizzazione della squadra.
Il secondo problema: i limiti di Luciano Spalletti. Un allenatore di buona qualità, ma non vincente e per di più con le arie indisponenti di chi ha inventato il calcio e non sbaglia mai. L’ultima chicca, la dichiarazione pubblica di voler andare via, nel caso che non vinca nulla, come puntualmente sta succedendo. Incredibile gesto, che spiazza tutti, deconcentra la squadra, dando ai giocatori un incredibile alibi. Vuole andarsene? Che vada! Ha preso due lezioni di calcio nei derby dal giovane Inzaghi: non basta, a tifosi e dirigenti e a mister Pallotta, per aprire gli occhi?
PICCOLI PIACERI / PER UNA CARBONARA CORRETTA…
Consoliamoci gastronomicamente. Volete prepararvi una carbonara perfetta. Cottura della pasta, al dente. Evitare di cuocere l’uovo? Una grattatina di noce moscata e di limone.
.
.
.
.
cesare@lamescolanza.com
06/04/2017