“Nulla è tanto dolce quanto la propria patria e famiglia, per quanto uno abbia in terre strane e lontane la magione più opulenta”. (Omero)
“La patria, probabilmente, è come la famiglia, se ne sente il suo valore solo quando la si perde”. (Gustave Flaubert)
“La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno”. (Oriana Fallaci)
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile starci tranquillo”. (Cesare Pavese)
ATTUALIZZANDO… PER CARITÀ DI PATRIA
Cominciamo da una mia idea fissa e costante: i terremotati sono tuttora senza casa e tormentati da neve e gelo. Perché il governo, vergognosamente incapace di intervenire, non arriva almeno a un accordo con le società di assicurazioni, contribuendo alle loro esigenze, per una polizza obbligatoria contro il rischio delle calamità naturali? La polizza costerebbe, più o meno, quanto la “tassa” per pagare il canone di abbonamento per la Rai. Domandina agli italiani: vi rende felici finanziare una Rai che non fa quasi mai servizio pubblico e ci infligge programmi miserevoli? Oppure preferireste avere una polizza che vi tuteli contro i guai di un terremoto o di un’alluvione? Domanda conseguente: i nostri politici, che ci impongono di sostenere l’indegna Rai e non riescono ad occuparsi delle vittime del terremoto, almeno arrossiscono se si guardano allo specchio, oppure non ci pensano proprio? Sorvolo per carità di patria sulla risposta.
MAY E MERKEL, TRUMP E PUTIN
Altra domanda. Chi governa altrove dà ogni giorno l’impressione di occuparsi prioritariamente del bene del suo Paese, della sua patria. In modo deciso è prioritario. La Merkel usa l’Europa affinché la Germania primeggi. La May esce dall’Europa sbattendo la porta perché si è convinta che l’Inghilterra nel sistema europeo sarebbe subalterna e soffocata. Putin sta lavorando per riportare la Russia ai vertici politici. Trump vigorosamente dà voce all’America che vuole voltare pagina.
E IN ITALIA CHI SI OCCUPA DELLA NOSTRA PATRIA?
E in Italia? Qualcuno ha l’impressione che il governo dia la priorità (migranti, banche, disastro economico, corruzione…) ai problemi di casa nostra?
.
.
.
.
.
.
.
LA PATRIA SONO ME!
Arrendiamoci all’evidenza. Non abbiamo senso dello Stato e la patria è quell’entità astratta che neanche ci sfiora, una figura estranea e retorica. Ce ne ricordiamo solo quando è in campo la Nazionale di calcio, pronti a festeggiare se vince. Per il resto identifichiamo la patria nei nostri interessi: in questo senso, tutti patriottici.
19.01.2017