OGGI VI DICO CHE… MAI STARE SERENI

“Enrico, thumb stai sereno!” (Frase memorabile di Matteo Renzi a Enrico Letta, il giorno prima di sfilargli la poltrona di capo del governo).

ATTUALIZZANDO… SCEGLIETE ALTRE ESPRESSIONI!

Matteo Renzi

Perché rievoco quella straordinaria battuta di Renzi? Sono uno studioso, umile, appassionato, tenace, di analisi del linguaggio. Mai mi sono trovato di fronte a uno slogan in grado di diffondersi trasversalmente e di diventare un tabù, in così breve tempo. E ancora stamattina, in televisione, ho assistito a persone che dicevano: “Stai sereno…”, e subito, con contrizione e imbarazzo, si correggevano. “Stai sereno”?.  È un modo di dire che: a) sembra una presa per il sedere; oppure b) può essere preso come una minaccia, un avvertimento; oppure, in un paese scaramantico come il nostro, c) può equivalere a una maledizione, a un epiteto porta jella! In conclusione, parole da evitare. L’aspetto incredibile, sul piano linguistico, è che il tabù si è diffuso a livello popolare ed elitario: non solo nei dibattiti politici, di potere, ma anche nelle battute al ristorante, tra amici, nelle schermaglie sentimentali.”Stai sereno!” Ma va’!… Forza innovatrice di Renzi. Che ne direste di un dizionarietto, che raccolga espressioni e voci, di nuovo conio, che il loquace premier ci regala quasi ogni giorno, tanto per rottamare la lingua italiana?

CARLO ROSSELLA E LA SIGNORA DELLA CIA

carlo rossella

Chissà! Avrò per caso sottovalutato Rossellino e la sua lieve, futile e anacronistica, mondanissima rubrica sulla cosiddetta “Alta società”? Allora oggi mi taccio e cito integralmente dal sito di “Libero”… “Carlo Rossella, la soffiata sulla Cia a Roma: cosa c’entra una donna…?  Non solo costume, politica, finanza e potenti. Carlo Rossella è informatissimo anche quando si parla di intelligence. Di spie, insomma. Anzi, delle “spie” più celebri e potenti del globo: Rossella è informatissimo anche quando si parla niente meno che della Cia, il servizio d’intelligence a stelle e strisce. Già, perché nella rubrica quotidiana che scrive su “Il Foglio”, “Alta Società”, il giornalista snocciola l’ultima riservatissima informazione in suo possesso: “Woman power – scrive -. Il prossimo capostazione della Cia a Roma sarà una signora. Svolta rosa, dunque, per i servizi segreti americani in Italia? Staremo a vedere…”.

MYRTA DILAGA E MASTELLA NON PARLA

Myrta Merlino
Un accalorato fan di Myrta Merlino (ma anche a me, la conosco bene, è molto simpatica) mi ha rimproverato di aver scritto che la conduttrice de La 7 troppo spesso si sovrappone ai suoi ospiti, rendendo incomprensibili le loro esternazioni. Mah! Ancora stamattina ho assistito a Myrta che con foga si sovrapponeva a Clemente Mastella (uno che potrebbe insegnare quasi a tutti come si fa politica), impedendogli di fatto di esprimersi. Se ho capito bene, Mastella voleva dire (e spiegare) che a Forza Italia spetterebbe il compito di fare opposizione, vera forte e coerente. Se non ho capito, la colpa non è né mia né di Mastella, ma della cinguettante Myrtuccia. Più tardi, altre vittime della sovrabbondante conduttrice: Paolo Graldi, Riccardo Puglisi – così anche l’intervista con Fitto, che poteva essere politicamente molto interessante, é diventata un confuso pasticciaccio. Insomma: consiglierei meno cazzeggio, meno intrusioni, maggior attenzione alla sostanza. La gente è già incazzata con i politici, il rischio è che si esasperi anche contro i talkisti, i conduttori e i giornalisti – se si confondono nel mare magnum del politichese, evasivo e superficiale.

PRESTA LANCIA BONOLIS A TEATRO, A COSENZA

Lucio Presta
Sabato a Cosenza, al teatro dell’Acquario, Paolo Bonolis sarà a confronto diretto con i giovani, studenti e non, della città. Tutte le notizie oggi su www.lamescolanza.com . È il primo di quindici incontri organizzati da Presta con personaggi e protagonisti del mondo della televisione e dello spettacolo: in poche parole, un corso accademico (assolutamente gratis!) per i giovani che aspirino ad affermarsi, professionalmente, in quel settore, come attori, registi, autori, sceneggiatori, ecc. Qui voglio ribadire ciò che ho già scritto su Twitter: se avessi la fortuna di vivere a Cosenza, la mia città di origine, sarei felice che il sindaco fosse Lucio Presta. Con Lucio ci siamo amati da amici, abbiamo litigato, ho ecceduto, ci siamo odiati e ignorati, infine ci siamo ritrovati in un’amicizia che non è incrinabile perché ha radici di cuore e di cervello. Credetemi: sarebbe il miglior sindaco possibile, è un uomo vero, in ogni caso sarà un amico, un figlio prezioso della nostra adorata città.

BERLUSCONI E DELL’UTRI, TERTIUM NON DATUR

marcello dell'utri

O Silvio Berlusconi viene trattato come Marcello Dell’Utri, o Marcello Dell’Utri viene trattato come Silvio Berlusconi. Per rispetto della magistratura, dei processi e delle sentenze, non entro nel merito. Ma il mio senso di giustizia, e di umanità, mi induce a ripetere ogni giorno la mia opinione. Uguali nell’indulgenza, o uguali nella pena. Tertium non datur. E così scriverò al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al suo predecessore, Napolitano, prima di Natale mi ero rivolto per chiedere indulgenza non solo per Dell’Utri e Fabrizio Corona, ma per tutte le centinaia di detenuti, ignoti, trattati in modo non civile, crudele, nelle carceri italiane. Non ricevetti neanche una riga di risposta. Ma il Capo dello Stato non dovrebbe essere il garante dei diritti di tutti i cittadini, ricchi e poveri, famosi e ignoti, e simbolo di giustizia e di equità sia verso chi sia privilegiato, sia verso chi sia mal trattato? Confido molto in Mattarella! Questa mattina, Alberto Dell’Utri ha incontrato il fratello gemello Marcello nel carcere di massima sicurezza di Parma. Dopo dieci mesi di prigione durissima, per la prima volta Marcello gli è apparso provato, depresso. Chiedo solo umanità e sensibilità agli italiani – siamo molti – che vorrebbero un Paese giusto, civile. Perché Marcello, che è stato protagonista della vita italiana sia come leader nel suo lavoro e poi in politica come senatore, deve improvvisamente essere considerato un soggetto pericoloso, da rinchiudere in una carcerazione del tutto sproporzionata rispetto alla sua identità, ma anche rispetto al trattamento riservato a Berlusconi? È una domanda scomoda? Qualcuno mi risponderà?

cesare@lamescolanza.com

04.02.15