“Il linguaggio opera interamente nell’ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.” (Jacques Lacan)
“La lingua è la fonte di malintesi.” (Antoine de Saint-Exupéry – scrittore francese)
“Il linguaggio è stato creato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda”(Alessandro Manzoni)
“La verità ha un linguaggio semplice e non bisogna complicarlo.” (Euripide)
ATTUALIZZANDO… VEZZEGGIATIVI
Datemi retta: i vezzeggiativi sono fastidiosi, soprattutto per quanto riguarda i problemi di salute. Aspetto le vostre opinioni. Intanto, vi faccio una confidenza, scelgo io di violare la mia privacy (parola che ormai fa ridere, ha perso la verginità da tempo immemorabile ed è esposta di continuo a raggiri, trappole, violenze).
ANCHE A ME COME TANTI…
Da metà dicembre succede anche a me, come a tanti – dunque nessuna lagna per carità- di fare il giro di ospedali, cliniche, medici, infermieri, consulenze, accertamenti, risonanze, tac e toc toc, chi più ne ha più ne metta. Ebbene, i lettori che mi seguono con maggior attenzione, conoscono bene le mie curiosità per il linguaggio.
ANALISI DEL LINGUAGGIO
Sapete allora, al di là di ansie e paure, cosa un po’ mi diverte e molto mi irrita? Il gusto per gli infantili vezzeggiativi che si utilizzano nei luoghi di cure e di dolore. I vezzeggiativi (amoruccio, tesorino, uccellino, fragoletta…) già sono insopportabili in amore e/o verso i bambini. Ma per la salute?!? Diamine, perché certe parole fanno tanta paura?
QUANDO IL CANCRO NON È UN SEGNO ZODIACALE
Un tumore è un tumore, il cancro non è sempre un segno zodiacale. Passi per “il brutto male”, quando sta per diventare “un male incurabile”. Ma quell’alluvione diffusa di paroline dolci, pietose o melliflue? “La ghiandoletta”, “vedo un puntino”, “una piccola ombra”, “direi di fare un interventino”, “c’è una macchiolina”, “un nodulino”… Ma che è? Di che cosa stiamo parlando? Ci prendono per il culo? (scusate, solo per chiamare le cose con il loro nome).
NON PROVOCATE ILLUSIONI E ASPETTATIVE
Le paroline provocano illusorie aspettative. Sono certo che a pazienti e malati piacerebbe essere trattati come adulti, consapevoli.