“Molti sono incompresi perché sono incomprensibili.”
(Sandro Montalto, scrittore)
“Migliaia di uomini di genio vivono e muoiono senza essere scoperti: o da se stessi o dagli altri.”
(Mark Twain)
“Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.”
(Carl Sandburg, poeta statunitense)
“Questa mania di dare del pazzo a quelli che non si comprendono! Che pigrizia mentale!”
(Amélie Nothomb, scrittrice belga)
ATTUALIZZANDO… UN FESTIVAL PER GLI SCRITTORI INCOMPRESI
Mi batto perché si faccia un Festival della letteratura dedicato a scrittori incompresi e dimenticati e, comunque, poco valorizzati. La mia ideuzza, di cui vi ho parlato qualche giorno fa, ha suscitato un inatteso interesse. Telefonate, sms, email.
E CHI SONO GLI INCOMPRESI?
Vi segnalo i messaggi più interessanti. Per primo, un giovanissimo collaboratore, Tiziano Rapanà: “Scrittori dimenticati? Direi Romano Bilenchi, Riccardo Pazzaglia, Aldo Palazzeschi. E un vivente tremendamente sottovalutato: Enrico Vanzina. Sto leggendo “Una sera a Roma“, è un narratore sensibile ed arguto.”
UN PO’, MA SOLO UN PO’, DI SCONCERTO…
Avevo citato Piero Chiara, Lucio Mastronardi, Luciano Bianciardi, Gianna Manzini, Giacomo Casanova! Lì per lì, la proposta di avvicinare Pazzaglia e Vanzina a Chiara e Palazzeschi mi ha messo i brividi. Ma poi ho pensato che il Festival, se mai si farà, dovrebbe essere aperto a tutte le generazioni e a tutti gli interessi, senza superbie o – peggio – snobismi.
FIAMMETTA VUOLE LE QUOTE ROSA…
Altra lettera interessante, firmata dalla poetessa Fiammetta Iori: “Aggiungerei Vasco Pratolini e poi Elsa Morante (del cui successo Alberto Moravia soffrì), Lalla Romano e Anna Maria Ortese… per un tocco di quote rosa”.
ALBERTO MORAVIA É UN CASO…
A proposito di Moravia, il lettore Giovannino Rosi mi chiede quale sia il mio giudizio. Eccolo. Moravia ebbe un successo clamoroso e costante: ambiva al premio Nobel, ma non riuscì a conquistarlo. È triste che oggi in libreria non venda quasi niente.
QUALCHE NUOVA PROPOSTA…
Alla mia lista, infine, aggiungerei Saverio Strati, Giovanni Arpino, Dacia Maraini, Mario Soldati e Giancarlo Fusco. E di altri ancora, se non vi annoiate, vi parlerò prossimamente. Che la festa, anzi il Festival cominci.