E così, conferendo al nulla un potere semantico che si irradia a distanza fino a significare qualsiasi cosa, la moda risolve a buon prezzo problemi di identità che pongono fine all’angosciante interrogativo: «Chi sono?»”. (Umberto Galimberti)
“Sapere dove è l’identità è una domanda senza risposta”. (José Saramago)
“Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi”. (Anaïs Nin)
“Chi conosce gli altri è sapiente; chi conosce sé stesso è illuminato”. (Lao Tzu)
“La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere sé stessi”. (Hermann Hesse)
“Eppure gli uomini vanno ad ammirare le vette dei monti, le onde enormi del mare, le correnti amplissime dei fiumi, la circonferenza dell’oceano, le orbite degli astri, mentre trascurano se stessi”. (Sant’Agostino)
ATTUALIZZANDO… IL POTERE 1/ IL 2017 CAMBIERÀ NOMI E VOLTI
Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, è facile prevedere che i vari palazzi nel mondo del potere registreranno numerosi avvicendamenti, licenziamenti, promozioni, inserimenti… Basti pensare a tutto ciò che sta facendo e si ripromette di fare Donald Trump, nuovo inquilino della Casa Bianca. E all’uragano scatenato dalla signora May con l’orgoglioso rilancio della Brexit. E alle elezioni imminenti in Francia: via libera alla scatenata madame Le Pen. E alle elezioni in Germania: Angela Merkel riuscirà ad affermarsi ancora, o no?
Quanto all’Italia la domanda preliminare è: si andrà a votare oppure tutto è rinviato al 2018 e Gentiloni, che non sembra affatto inginocchiato di fronte al suo sponsor Matteo Renzi, continuerà a tessere la sua tela, fino alla scadenza naturale della legislatura?
IL POTERE 2/ UN SOGNO UTOPISTICO, L’IDENTITÀ!
Ne ho parlato tante volte, è un mio chiodo fisso… Per raggiungere un equilibrio interno è una condizione di vita serena, è fondamentale capire quale sia la nostra identità, la vocazione che abbiamo in cuore, la misura delle nostre qualità e possibilità. E, se abbiamo capito quale sia la nostra identità, tentare di realizzarla: senza compromessi e contraddizioni, senza deviazioni, illusioni, deformazioni.
È un concetto che vale per tutte le creature umane. Un sogno, forse. E il sogno diventa utopistico, per i politici (ammesso che i politici, nella maggioranza, possano essere definite creature umane) è che anch’essi si comportino con lo stesso criterio, nel rapporto con la loro identità.
IL POTERE 3/ L’IDENTITÀ NEL MONDO POLITICO
Chi fa politica – che a mio parere significa lavorare e battersi per il bene della comunità, non per i propri interessi – dovrebbe porsi questa domanda… Voglio davvero battermi per il bene di tutti e ho le qualità e lo spirito di sacrificio indispensabili per riuscirvi? Pensate che questa domanda sia all’ordine del giorno?
Le cronache ci indicano tutt’altro: soprusi, arroganza, corruzione, intrighi, smodate ambizioni, incapacità, mancanza di qualità, compromessi, indifferenza verso il malessere delle classi meno abbienti…
Consentitemi un attimo di sarcasmo. Forse chi entra in politica, cercando la propria identità, dice a sé stesso: la verità è che io sono un mascalzone e il terreno più adatto per fare mascalzonate è il mondo della politica, lì meglio che altrove potrò realizzare la mia identità.
FRANCO BRESCIA LASCIA TELECOM E SI METTE IN PROPRIO
Le riflessioni che vi ho proposto sono valide per tutti. Dopo il mio sfogo sui politici, torniamo ad altre realtà. Ad esempio, ai professionisti che operano nel settore delle comunicazioni. Ne conosco molti, per tutta la vita indecisi se mettersi in proprio o lavorare come dipendenti, in varie aziende. Il problema, anche per loro, é di accertare la propria vera e intima identità… É di oggi la notizia che Franco Brescia ha deciso di lasciare Telecom e di avviare un’attività propria (su www.lamescolanza.com potete leggere la notizia pubblicata da “Il Sole 24 ore“). Ricordo che, di recente, Gianluca Comin, uscito da Enel, ha fondato una sua società di relazioni e comunicazione: è un po’ il simbolo di questa fisiologica incertezza della categoria. Auguriamo a Brescia lo stesso successo che finora ha ottenuto Comin.
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IL TERREMOTO, IL GOVERNO, LE ASSICURAZIONI…
Mentre scrivo si susseguono scosse di terremoto (la terza, alle 11.14, avvertita anche a Roma: mi fermo qui). Inevitabilmente penso ai terremotati e alle vergognose promesse fatte dal mondo politico d’estate, e mai mantenute… in queste ore sono senza casa, al freddo e al gelo.
Nel 2017 il mio impegno sarà di insistere su una doverosa campagna: é indispensabile varare una legge per l’obbligatorietà di una polizza contro le calamità naturali. Lo Stato non è all’altezza. È il governo abbia almeno il cervello e l’umiltà per stabilire un accordo con le società di assicurazioni e promuovere la legge che auspico. In questo senso il mio prossimo intervento sarà tra una settimana, il 25 gennaio, per la presentazione del mio ultimo libro. Qui sotto l’invito…
Siete tutti invitati! Confido soprattutto nella presenza di molti miei interlocutori e amici milanesi. A mercoledì!
18.01.2017