“L’educazione è resistenza alla maleducazione.” (Franca Valeri)
“Anche in una dichiarazione di guerra si devono osservare le regole della buona educazione.”
(Otto von Bismarck)
“Non dimenticare mai la buona educazione: apre molte porte, chiude molte bocche e si abbina con tutto.” (Fabrizio Caramagna)
“Ciò che rende un uomo un vero uomo è l’educazione. È ciò che si impara che fa la differenza.”
(Roberto Saviano)
ATTUALIZZANDO… IL RISPETTO DELLA FORMA
La crisi politica ci fa perdere anche il rispetto dell’educazione? Spero proprio di no: nella nostra spaventosa crisi tornerà almeno il rispetto, estetico, della forma e dei corretti comportamenti, anche nelle situazioni più difficili. In un impulso temerario di ottimismo aggiungo: forse, anche di un pizzico di trasparenza (il minimo sindacale, si direbbe in gergo).
UN INDECOROSO CAOS, PROPONGO UNA RIFLESSIONE
Vi propongo perciò una riflessione che potrebbe sembrare laterale, secondaria: per me invece è fondamentale. Penso che tutti avrete seguito martedì, in diretta televisiva, l’indecoroso caos che si è visto in Quirinale, quando si è saputo che Carlo Cottarelli si era dileguato da una porta secondaria, evitando la rituale dichiarazione davanti ai giornalisti. Cos’era mai successo?
QUANDO COTTARELLI SE L’È SVIGNATA…
Subito non si è capito nulla e tutti gli argini sono saltati. I corazzieri se ne sono andati. Tutti i giornalisti, fotografi, operatori televisivi si sono affollati davanti alla porta da cui sarebbe dovuto uscire Cottarelli: vociando, gridando, telefonando. Non si capiva nulla.
AL BAR DELLO SPORT O AL QUIRINALE?
Quando è uscito il capo dei rapporti con la stampa, incalzato da tutti, si è faticato a decifrare ciò che balbettava. Neanche in un bar dello sport si assiste a uno spettacolaccio simile, neanche nelle piazze per i comizi: forse solo, ma con pochi presenti, in un chiassoso talk show. Eppure eravamo al Quirinale, la nostra massima sede istituzionale!
UN’IMMAGINE DA MERCATO DEI PESCI
Un sommesso commento: il minimo sindacale era che da quel portone uscisse Cottarelli e dicesse quattro cose sulle sue intenzioni. Preceduto, come d’abitudine, da un autorevole esponente della Presidenza. Con i giornalisti al loro posto. Invece, quale immagine da mercato dei pesci abbiamo dato ai telespettatori italiani?
UN VALORE INSOSTITUIBILE
E quale immagine volgare abbiamo dato agli opinionisti e politici stranieri, che si divertono a insultarci? Sarò all’antica. Ma per me la forma è sostanza; e l’educazione è insostituibile, in ogni convivenza.