“Il silenzio è l’ultima arma del potere.”(Charles de Gaulle)
“Un fatto, anche il più modesto, conta più di una montagna di ipotesi.”(Pietro Nenni)
“Un’ipotesi è una frase la cui verità è momentaneamente presunta, il cui significato è oltre ogni dubbio.”(Albert Einstein)
“Ovunque ci sono tante ipotesi, e nessuna verità;” (Rodolphe Topffer,scrittore svizzero)
ATTUALIZZANDO… LA VIGILIA ELETTORALE
Da ieri notte, come previsto, ci si accapiglia sui risultati elettorali e su quale governo avremo. Non voglio entrare nel merito fino a quando non si avranno numeri certi sui seggi elettorali e i partiti daranno indicazioni più esplicite. Le ipotesi hanno stufato. Ci sono solo due cose indiscutibili. La prima, hanno vinto le forze politiche (Cinquestelle e Lega) che si sono espresse come AntiSistema: troppe volte ne ho parlato e, credo, ancora ne parlerò. Secondo la catastrofe del Pd di Renzi, che ha distrutto la sinistra. Era previsto, dal 4 dicembre 2016. E anche di questo si parlerà a lungo. Oggi mi interessa dire ancora qualcosa sulla vigilia.
IL RIDICOLO SILENZIO…
Ad esempio, il silenzio da venerdì notte fino a domenica mi ha rovinato l’umore. A voi no? Forse sono nato scontento, come mille volte mi hanno detto prima mia madre e poi, in sequenza, le mie due mogli. Fatto sta che mi mancavano molte cose. In televisione, soprattutto.
CI MANCAVA LO STREPITO!
Mi mancavano le risatine sfottenti di Enrico Mentana. Gli applausi a vanvera del pubblico dei talk show: per noia o su comando, a prescindere da ciò che dicono gli ospiti in studio. E la mia amica Myrta Merlino che beve il suo adorato tè alla faccia mia (e vostra). E Bruno Vespa e i suoi slalom astuti tra ogni insidia del suo inossidabile programma.
LA GRUBER E LA PANELLA…
Mi mancava Lilli Gruber, che acchiappa al volo l’ultima frase dell’intervistato, per farne una domanda a quello successivo. E la Tiziana Panella di Tagadá: non mi importa tanto del dibattito quanto di ammirarla (castamente, non mi fregate) come la più bella del reame. Niente di niente di niente.
SPIEGATEMI UN PAIO DI COSE…
E me le dovete spiegare, almeno due cose! Perché negli ultimi giorni non si possano rendere noti i sondaggi e perché dalla mezzanotte di venerdì sia imposto il silenzio. È la solita discriminazione tra chi può e chi non può. “Io può”, diceva il memorabile presidente del Catania, Angelo Massimino. Noi non possiamo.
LOR SIGNORI POSSONO…
Lor signori sì: tutti i partiti e le loro infinite corti (chi paga?) disponevano di sondaggi riservati. Noi no: perché siamo fragili, deboli, influenzabili. E il silenzio del sabato non è ridicolo? Siamo dunque gente di serie inferiore, ci trattano come dementi? A proposito, guai se qualcuno si è portato il telefonino in cabina, domenica! È reato, si rischiava tre anni al gabbio! Lor signori pensavano che qualcuno potesse suggerirvi il voto, all’ultimo momento. “Ve possino cecà”, dicono a Roma.