“Una trappola è una trappola solo quando non la conosci. Quando la conosci, si tratta di un’opportunità”.
(China Miéville, scrittore e fumettista britannico)
“La speranza è una trappola infame inventata dai padroni”.
(Mario Monicelli)
“Siamo così intrappolati che qualsiasi via d’uscita riusciamo a immaginare è solo un’altra parte della trappola”.
(Chuck Palahniuk)
“La trappola aveva una perfezione orribile”.
(Stephen King)
ATTUALIZZANDO… LA PAZIENZA NON É INFINITA
Sono indotto – dall’attualità – a prevedere che prima o poi la mezza Italia che non vota perderà la pazienza. Partiamo dall’ultimo episodio. Qualche giorno fa ho scritto una nota per lamentare che nessuno si degnasse di farci sapere la data delle elezioni. Proprio nelle stesse ore qualcuno dai piani alti dei vari Palazzi lasciava filtrare (ovviamente ai giornaloni rispettosi e conformisti) una indiscrezione importante, anzi tre: il Parlamento sarà sciolto il 27 dicembre; si voterà il 4 marzo; Paolo Gentiloni resterà premier in carica e probabilmente, a meno di colpi di scena, è già destinato ad essere il successore di se stesso.
QUELLA TOTALE INDIFFERENZA…
Ebbene, ciò che mi sbalordisce e mi indigna è l’indifferenza totale verso quella mezza Italia che – disgustata dalla politica – non vota più. Milioni di italiani! Ma nessuno si preoccupa di loro. Anzi, si fa il possibile per disgustarli di più. Ogni giorno.
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DAI VITALIZI AL TRUCCO ELETTORALE
Ieri, l’incredibile voltafaccia sui vitalizi per i parlamentari, confermati senza vergogna. Oggi, una trama prestabilita per il post-elezioni. Affinché nulla cambi: il voto rischia di essere una colossale presa in giro. Tutti d’accordo: il Quirinale, i partiti già consultati sapientemente, la quasi totalità dei mass media, consenzienti. Se – com’è quasi certo – non ci sarà una maggioranza in grado di governare, Gentiloni resterà al suo posto, e tutto va ben, madama la marchesa.
SALVO SORPRESE, I GIOCHI SONO FATTI
Chi vota non lo sa e non capisce. I giochi sono fatti, rien ne va plus! Chi non vota continuerà (giustamente) a pensare il peggio di elite, Casta, lobby, Palazzo. Fino a quando, però? Qualcosa mi dice, come ho scritto, che la nostra pazienza si sta esaurendo.