“Italia: record di giovani disoccupati. Siamo l’unico paese in cui non essere giovani è un sollievo.”
(Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, scrittori satirici)
“Un uomo è povero non quando non ha niente, ma quando non lavora.”
(Charles-Louis de Montesquieu)
“Il senso del sacrificio è l’assoluta umiltà necessaria per agire pur sapendo che non vedremo i risultati.” (Alejandro Jodorowsky, scrittore cileno)
“Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d’acqua.”
(Paolo Sorrentino)
ATTUALIZZANDO… L’ITALIA POLITICA E L’ITALIA REALE
Di Maio e Salvini insistono su Savona ministro dell’economia, Mattarella dice di no, Giuseppe Conte rinuncia al mandato, Mattarella chiama al Quirinale Cottarelli per il nuovo incarico, Di Maio e Giorgia Meloni chiedono l’impeachment di Mattarella. La situazione politica italiana è sempre più caotica e devastata da lacerazioni, e conflitti, senza tregua. E la drammaticità dell’Italia reale è sempre più lontana dai palazzi della politica.
LE TESTIMONIANZE DEI LETTORI
Per fortuna nostra, le lettere dei lettori ci danno grande soddisfazione e utili indicazioni. Questo diario è illuminante: molti nostri politici farebbero bene a mettere da parte il loro presuntuoso bla bla, per leggere con attenzione le lettere dei lettori ai giornali. Ne trarrebbero spunti e segnalazioni importanti e capirebbero gli umori del Paese.
LIBERE OPINIONI, NESSUNA CENSURA
Aggiungo che questa pagina – insieme con la pagina delle de “La Verità”, il quotidiano a cui collaboro, mi sembrano preferibili ad altre di altri giornali perché lasciano spazio libero alle opinioni, senza pregiudizi né censure.
DA CONTE NESSUNA DECISIONE POSSIBILE
Sergio Mattarella, Luigi Di Maio e Matteo Salvini dalle loro diverse posizioni, e con diverse responsabilità, hanno determinato la caduta del progetto di un governo gialloverde. E Conte? Non si sa come si sia espresso nei colloqui da presidente incaricato con Sergio Mattarella: quattro giorni poco memorabili. Sarà stato ligio rispetto alle indicazioni di Di Maio e Mattarella o avrà tentato qualche approfondimento, addirittura qualche indicazione? Poco importa, a questo punto. Schiettamente penso, senza ironia, che Giuseppe Conte non potesse decidere nulla.
UNA RIFLESSIONE SUI GIOVANI
Quanto alle lettere, ho scelto una della missiva. Firmata dall’insigne Franco Bellino, da Venezia, triste come me per il pessimo destino annunciato per i nostri figli e nipoti. I quali però, ho scritto, non avendo conosciuto la bella Italia che fu, non possono fare confronti né condividere i nostri rimpianti. Avevo scritto anche che i nostri giovani hanno il diritto di affermare le loro esigenze e la necessità di trovare un lavoro.
LA SEGNALAZIONE DI FRANCO BELLINO
Bellino mi ha segnalato una notizia che hanno dato i tiggì di martedì 22 maggio: “3000 giovani, da tutta Italia, viaggiano – alcuni tutta la notte in autobus (per risparmiare l’albergo) e un’altra notte in autobus per il ritorno – e fanno la prova di pre-selezione e tornano a casa.
TREMILA RAGAZZI IN GARA PER 5 POSTI DI LAVORO
In 3000 per 5 posti di lavoro! Poveri ragazzi. Mentre a Roma spesso si discute del sesso degli angeli, la disoccupazione mortifica e soffoca non solo i sogni, ma anche la legittima ambizione dei nostri giovani di trovare un lavoro serio e dignitoso. “Non so se avranno le opportunità che meritano” mi ha scritto Bellino. “Ma certo il coraggio e la capacità di sacrificio ce l’hanno. Eccome!” Avevo espresso infatti qualche dubbio sulla capacità di soffrire dei giovanissimi. L’amico lettore, con eleganza, mi ha indotto a una riflessione più profonda.