Buoni giornali e pochi (giacché il buono non può mai esser molto) sono la manna di una nazione.
(Vincenzo Gioberti)
Il blog è la dimostrazione moderna che l’elemento più importante di un giornale è l’editore.
(Giordano Bruno Guerri)
Il contenuto viene prima del design. Il design, senza contenuti, non è design, è decorazione.
(Jeffrey Zeldman, web designer americano)
Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.
(Honoré de Balzac)
ATTUALIZZANDO… QUOTIDIANI, FUTURO DIFFICILE
Per i giornali quotidiani di carta stampata il futuro sarà sempre più difficile. Non è un tema nuovo, da tempo ci si chiede: perché acquistare domani un giornale che mi dà notizie che già oggi conosco attraverso la televisione, Internet, social network, eccetera?
GIORGIO DELL’ARTI IN ANTEPRIMA
Da qualche giorno un ottimo giornalista, Giorgio Dell’Arti, ha lanciato “Anteprima“, una rassegna stampa talmente accurata (se volete riceverla, scrivete a gda@vespina.com) da rendere superflua la lettura dei giornali. (Il paradosso è che se i giornali spariscono, finirebbe anche il progetto di “Anteprima”…).
.
CARLO DE BENEDETTI DIXIT…
I giovani non acquistano e non leggono i giornali, ma si aggiornano attraverso più moderni mezzi di comunicazione. Solo gli anziani come me si ostinano a leggere i cosiddetti grandi giornali. Carlo De Benedetti, editore di Repubblica, ha detto: “Una volta la gara col Corriere della sera era tra chi vendeva più copie, oggi tra chi ne perde di meno…” Vivono e trovano spazio i giornali di opinione, la Verità, il Foglio, il Fatto quotidiano… Anche i giornali locali, ma con evidente sofferenza.
RIVOLUZIONE GRAFICA A REPUBBLICA
Tra qualche giorno, il 22 novembre, La Repubblica proporrà una spettacolare riforma grafica. Sono curioso, certamente. Ma non ho mai visto un giornale in crisi risollevarsi in virtù di una ristrutturazione grafica: sono sempre determinanti i contenuti.
.
I DISPETTI VERSO I LETTORI ANZIANI
Sono curioso perché aspetto di vedere se saranno eliminati alcuni “dispetti” perpetrati verso noi lettori anziani: in primis i caratteri minuscoli, ad esempio per informarsi sui film in circolazione ci vuole una lente di ingrandimento. E che dire di quella rubrica, firmata da un discreto signor scrittore e giornalista, Michele Serra? Senza titolo, piazzata in prima pagina, addirittura sopra la testata? Un’arroganza inaudita verso i lettori. Come dire: “Leggetemi comunque perché io so’ io e voi nun siete un c.!” Stile marchese del Grillo, ovvero Alberto Sordi… Aspetto dunque, curioso e scettico. Ma, con qualche speranza, aspetto.
LA NAZIONALE BUTTATA FUORI? A DOMANI…
Se qualcuno si aspettava un commentino sulla figuraccia definitiva della Nazionale, chiedo scusa: ne parlerò domani, o prossimamente. Prima aspetto le dimissioni di Giampiero Ventura, che sarà certamente sostituito, e di Carlo Tavecchio, che invece non vuole mollare la cadrega. I miri più affezionati lettori sanno che avevo previsto la disfatta, da molte settimane. Ma non ho voglia di vantarmene. Speravo in cuor mio di sbagliarmi.