OGGI VI DICO CHE… GLI APPLAUSI

“Anche la follia merita i suoi applausi.” (Alda Merini)
“Quanto è insensato l’oratore che si allontana felice per gli applausi di un pubblico ignorante!” (Seneca)
“Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.” (Elias Canetti, scrittore, saggista e aforista bulgaro)
“La banalità raccoglie migliaia di applausi. Da tutti i coautori.” (Stanislaw Jerzy Lec, scrittore, poeta e aforista polacco)

LETTERE/ IN TIVU APPLAUSI A COMANDO

“Caro Cesare, condivido analisi sui talk e format. Sugli applausi ti rettifico perché come ben sai quello presente in studio non è pubblico ma prevalentemente figuranti forniti da società specializzate per il cui servizio ricevono mediamente 25/35 € a persona. Ovviamente essendo pagati applaudono a comando. La realtà è che il conduttore in genere si “carica” con gli applausi. Se chi fa TV avesse il coraggio di invertire la tendenza e si rinnovasse eliminando il “pubblico” magari tornando al passato rivisitando esempi storici come Zavoli, Biagi, ecc anche i contenuti si rivaluterebbero e si invertirebbe la tendenza al pollaio che peraltro ormai non premia più neanche con l’audience. Saluti. Renzo Canciani.”
Rispondo: sono ovviamente consapevole che i figuranti degli spettacoli in tivù sono retribuiti: modestamente e maltrattati, mi dicono che in Rai i compensi arrivano dopo mesi e mesi! Volevo notare l’assurdità di indurre all’applauso il pubblico, senza tenere conto delle opinioni di chi interviene, un secondo dopo l’altro. Abbasso il governo! Applausi. Viva il governo! Applausi. Ma si può?

ATTUALIZZANDO… GRILLO HA RAGIONE SUI MIGRANTI (MA NON HA APPLAUSI)

Il nuovo indirizzo politico di M5S (no allo ius soli) sulla questione dell’accoglienza ai migranti sarà una svolta positiva. Eppure Matteo Renzi, da par suo, anziché compiacersene, ne fa un’ottusa polemica politica (non a caso il Pd continua a perdere voti) dicendo: i grillini sono bravissimi nella comunicazione, dunque, sconfitti alle amministrative, hanno subito cercato un diversivo. Questo è il suo modo, protervo, di ragionare.

LE INDICAZIONI ELETTORALI

Ho riflessioni ben diverse, eccole schematicamente. 1. Grillo non ha perso voti. 2. Il successo di Grillo, in questi anni, deriva da rabbia, disperazione e protesta di milioni di elettori. 3. A me sembra che il M5S, se vuole finalmente governare, dovrà necessariamente stabilire qualche alleanza. 4. Il segnale che arriva dai grillini sui migranti va in questo senso. 5. Renzi, bontà sua, spinge a destra l’elettorato grillino: pagherà questo errore negli imminenti ballottaggi nella consultazione politica, che sia in autunno o nel 2018.

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IL PROBLEMA, DAVANTI AI NUMERI, È PIÙ COMPLESSO

Il problema delle migrazioni imporrebbe accordi super partes, con una visione da statisti, che – eufemisticamente – scarseggia oggi tra le forze politiche. Dunque basta riflettere sulle cifre… Fino a marzo, 2500 immigrati in Spagna, 5000 in Grecia, 37.000 e più in Italia. Non miglioreremo questa situazione se non saremo più intelligenti: ad esempio, come la Spagna, che negozia col Marocco il flusso della migrazione; e se non saremo più compatti, coerenti e intransigenti nel rivendicare interventi e sostegno dall’Europa. Il nostro Marocco è la Libia. Ci vorrebbero dodici motovedette per frenare i migranti dalla Libia. Ne abbiamo regalato quattro. Otto spetterebbero all’Europa, che – nonostante gli impegni – fa orecchie da mercante. E con l’Europa ci aspetta un braccio di ferro. Ecco perché la nuova linea propositiva di Grillo andrebbe accolta con favore, non certo con sarcasmo.

cesare@lamescolanza.com

16/06/2017