(Leonardo Sciascia)
(Mohamed Fedi Ben Saadi)
ATTUALIZZANDO… I DIRITTI DI DI MAIO E SALVINI
L’eventuale (e deprecabile) mortificazione dei diritti di Di Maio e Salvini provocherebbe, alle prossime elezioni, una crescita ulteriore dei consensi per i 5Stelle e la Lega. Così mi ha scritto indignato il lettore Luca Labozzetta…
UNA LETTERA INDIGNATA…
“A Cesare Lanza: scommettiamo che se i vincitori di queste elezioni non andranno al governo in un modo o nell’altro, e ci verrà imposto qualcuno sceso dalle nuvole grigie, si scatenerà un movimento popolare (già rappresentativo del 55% circa ), tale da indurre più prima che poi a nuove elezioni da cui usciranno ancor più vittoriosi quelli attuali, (rosatellum o porcellum che sia): così da costringerli ad armonizzare i programmi in gran parte coincidenti, che sono nelle corde della gente semplice, vessata da anni di subalternità a questa Europa e vittima dell’invasione indiscriminata, dell’insicurezza e dei voleri dei poteri cosiddetti forti?”
L’OSTILITÀ VERSO CHI HA VINTO LE ELEZIONI…
Rispondo: sono d’accordo, esiste un’aria ostile, diffidente e ricca di pregiudizi, verso chi ha vinto le elezioni; e penso che questo atteggiamento da parte di chi ha perso, alla faccia della democrazia, aumenterà i consensi per Lega e 5Stelle.
MA MATTARELLA – HA SCRITTO PANSA – È UN UOMO TOSTO…
Penso tuttavia – come ha ben scritto Giampaolo Pansa domenica – che Mattarella sia più lucido e tosto di quanto appaia e trovi una soluzione pacificatrice. Quale?
LA SFIDA PER CAMERA E SENATO…
Se Di Maio e Salvini si accordano, possono imporre una presidenza leghista al Senato (Calderoli?) e grillina alla Camera (lo stesso Di Maio?). Con un governo di emergenza incentrato su ministeri-chiave per Forza Italia e M5S, e presieduto da un garante super partes, accettabile anche dalle opposizioni. Non vedo altre vie di sbocco, se non si vuole andare a nuove elezioni.