“I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità” (Jean-Paul Sartre)
“Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare” (Carlos Ruiz Zafón, scrittore spagnolo)
“Quando mi sento male, non vado in farmacia, ma nella mia libreria” (Philippe Dijan, scrittore francese)
“Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni” (Ennio Flaiano)
“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico” (Paul Sweeney, politico scozzese)
“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere” (Gustave Flaubert)
ATTUALIZZANDO… RINGRAZIO LATERZA
Il libro più interessante che leggerete è quello che un giorno scoprirete, senza mai aver immaginato che esistesse… Vorrei ringraziare l’editore Giuseppe Laterza, che ha scoperto un curioso librino, a Londra: una ventina di paginette che potete leggere in meno di mezz’ora. E ha deciso di stamparlo in Italia e di proporlo in libreria al prezzo di 2 (due!) euro (poco più di un caffè o di un giornale) con il titolo: “L’ignoto ignoto. Le librerie e il piacere di non trovare quello che cercavi”.
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FORSYTH, LEGGERÒ TUTTI I SUOI LIBRI!
L’autore è Mark Forsyth, un giornalista e blogger autore di diversi best seller sull’origine e il significato delle parole della lingua inglese. Non vi dirò granché del suo librino, per non togliervi il piacere di leggerlo… Dico solo che cercando tutti gli altri libri di Forsyth, non voglio perdermene uno.
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UN GIORNO A LONDRA, IN REGENT STREET
La nota introduttiva di Laterza – il racconto della scoperta – è deliziosa: “Un giorno di novembre del 2014 mi trovavo nella libreria Waterstone di Regent Street, per l’esattezza al quarto piano, dove ci sono i libri di storia e filosofia…” E lì, in attesa davanti alla cassa, avviene la piacevole scoperta. Inattesa. Ovvero, perfettamente in linea con quanto scrive Forsyth: i libri si dividono in tre categorie.
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I LIBRI SI DIVIDONO IN TRE CATEGORIE
Quelli che sai di aver letto. Quelli che sai di non aver letto e non leggerai mai: il giornalista indica con ironia “Guerra e pace“… “non lo leggerò mai, a meno che non mi capiti di dover passare parecchio tempo in carcere…”. E infine ci sono i libri che non sappiamo di non aver letto, per la semplice ragione che neanche sappiamo che esistano.
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LE PICCOLE LIBRERIE…
Su questo spunto, Forsyth ci regala straordinarie riflessioni per chi ama i libri e le piccole librerie non soffocate dal marketing. Con la speranza di trovare ciò che non immaginavamo esistesse. Come il pamphlet, appunto, di questo raffinato blogger.
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25/07/2017