“Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male.” (Jane Austen)
“Riconoscere la scrittura di un amico su di una busta solleva il cuore, anche nel giorno più grigio.” (Charlotte Gray)
ATTUALIZZANDO… IL PIACERE È RICEVERLE
Cerco di rispondere a tutti, a volte non è facile, si ricorre ai social network. Mi scuso ancora per non essere riuscito a rispondere a tutti coloro che mi hanno scritto per condividere la mia emozione, nel giorno della nascita del mio ultimo nipotino Antonio. Faccio ciò che posso! Di solito, in questo mio diario, pubblico le lettere più semplici e interessanti o sorprendenti. Non pensavo di suscitare tanta attenzione pubblicando, ieri, l’elogio della lingua latina…
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VIVA IL LATINO 1/ RICORDI DELL’UNIVERSITÀ CHE FU
Mi scrive da Venezia un amico, assiduo lettore, Franco Bellino: “Caro Cesare, così per la cronaca. Al mio esame di Letteratura Latina alla Statale di Milano anni ’60, il professor Ignazio Cazzaniga chiedeva a noi di Lettere Moderne tanto per cominciare tutto Virgilio, tutto Seneca e tutto Tacito ad apertura di libro. Poi, se sopravvivevi a questo ineludibile preambolo, iniziava l’interrogazione vera e propria sui due corsi monografici, uno dedicato alle Georgiche e l’altro alle Bucoliche. Per i poveretti di Lettere Antiche però c’era in più la composizione di un tema in latino. Ho visto studenti bocciati perché, diceva Cazzaniga, il loro tema, pur non contenendo il minimo errore, non era soddisfacente. Franco Bellino.”
Rispondo: purtroppo non ci sono più le Università di una volta!
VIVA IL LATINO 2/ MA NON DIMENTICHIAMO IL GRECO
Mi scrive Daniele Comboni, con un interessante consiglio: “W il latino, sì. Se ami questo genere di temi ti consiglio il libretto, secondo me imperdibile, di Andrea Marcolongo (è una ragazza) intitolato: “La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco” – Laterza– Per me è delizioso ed estremamente intelligente. Mi dirai. Daniele Comboni”.
Rispondo: leggerò avidamente, ma al liceo il latino era un diletto, ostico invece lo studio del greco.
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LATINO 3/ CON SENECA L’ANIMA ANELA…
Mi scrive anche una divina creatura, Marisela Federici: “Sì, mio carissimo Cesare. Leggendo Seneca il corpo respira e l’anima anela …Purtroppo molti hanno dimenticato questa bellissima sublime abitudine … Besos… ricordando Seneca, il mio grande vicino di casa …la sua eterna dimora é qui, di fronte alla mia Furibonda.” (La Furibonda è il nome della villa sull’Appia antica in cui Marisela, in Italia, risiede).
Rispondo: mai avrei immaginato di poter ricevere, un giorno, (graditissimi) besos nel nome di Seneca.
L’IMPORTANZA DI FARE SQUADRA
Da Donato Moscati: “Prima della partita con il Torino, tutta la squadra della Roma è andata in ospedale a salutare Alessandro Florenzi, che ha avuto di nuovo gravi problemi al ginocchio. L’importanza della squadra è di saper fare squadra, soprattutto in politica: quello che manca al Pd, quello che rischia di venire meno ai 5 stelle, quello che è già accaduto alla destra. Donato Moscati.
Rispondo: purtroppo l’individualismo è un vizio micidiale, insito (con qualche aspetto virtuoso) nel carattere degli italiani. Non riusciamo quasi mai ad essere “squadra”, neanche in famiglia. Solo le associazioni malavitose riescono a fare squadra, ma con un capo assoluto, dominante. Ed è tutt’altro discorso.
ROSSELLA NON ONORA LA SCOMMESSA
Infine, il signor Remo Boccone, che si qualifica come un giocatore: “Caro Lanza, com’è possibile che un giornalista famoso come Carlo Rossella non le abbia ancora pagato la scommessa perduta, che poi consiste in un semplice pranzo in trattoria? Il mondo dei giocatori le dà solidarietà!”
Rispondo: è così. Rossella non onora il suo impegno, nonostante le numerose sollecitazioni. Ringrazio per la solidarietà, ma Rossella non è un giocatore, uno scommettitore: quindi lo assolvo per non aver compreso il fatto, la gravità della sua inadempienza. Per consolarmi, continuerò a sfotterlo, per il gusto di farne un tormentone.
cesare@lamescolanza.com
21.02.2017