OGGI VI DICO CHE…DI CORSA A LISBONA

“Il viaggiatore sta per concludere questo suo giro per Lisbona. Ha visto molto, ha visto quasi niente. Voleva vedere bene, forse ha visto male: è il rischio costante di qualunque viaggio.” (José Saramago, Lisbona).
“Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” (Fernando Pessoa, Libro dell’Inquietudine).

ATTUALIZZANDO… DUE O TRE COSE SU LISBONA

lisbona-300Sono andato un paio di giorni a Lisbona, con amici. Vi interessa qualche impressione d’impatto? La più curiosa è che la stragrande maggioranza delle abitazioni, in centro, è priva di ascensori. E per un anzianotto come me le scale sono faticose.

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MI HANNO NEGATO UN MENÙ…

plaza-rossioIn Plaza de Rossio, al popolare bar e ristorante Nicola, mi hanno negato un menu. Da trent’anni li colleziono. E non ho mai avuto un rifiuto. Mai! Mi sono offerto di acquistarlo, lunghi conciliaboli, con camerieri (molto simpatica Manuela) e proprietario: niente da fare. Non posso nascondere di essere rimasto un po’ deluso, ma un episodio non può indurre a considerazioni generali.

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LETTERE / A FAVORE DI TRUMP

donald-trump“Caro Direttore, spero mi permetterai di esprimere un mio parere sul Trump-Clinton. Intanto sono d’accordo con Daniele Capezzone: il confronto è stato più che altro un pari. Ma certamente non per i giornali di sinistra statunitensi, subito seguiti e copiati dai giornali di sinistra italiani. Alla fine (come succede spesso nei dibattiti politici) quei novanta minuti hanno tolto un bel po’ di scoop ai fogli cosiddetti rosa. D’altronde, non si arriva ai poteri politici con le “cartelle pulite”. È strano,quasi incomprensibile, per gli italiani che vivono in USA, capire perché praticamente tutti i giornali di casa nostra “appoggiano” Hillary Clinton. Forse perché non vivono in America e non capiscono che razza di lavoro hanno fatto Obama e il ministro Clinton. Quattro anni ancora del “duo-amore-odio” potrebbero anche distruggere questa nazione. Ma gli italiani (tanti, moltissimi) sono fatti così: conoscono vita e miracoli di una nazione, di un popolo distanti sette mila chilometri?!?  Comunque,attenti alle digestioni: l’8 novembre leggerete che Trump è il nuovo presidente USA. Benny Manocchia

cesare@lamescolanza.com
28.09.2016